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Terrore e violenza al Benfica: oltre le pietre al bus, anche scritte con minacce a casa di calciatori

Dopo lo 0-0 col Tondela. Pizzi, Rafa, Grimaldo e l’allenatore Lage hanno denunciato. Il club e la federcalcio: «Queste persone vanno espulsi dal calcio»

Terrore e violenza al Benfica: oltre le pietre al bus, anche scritte con minacce a casa di calciatori

Terrore e violenza al Benfica. È un vero e proprio attacco quello portato da sedicenti tifosi del Benfica alla squadra rea di aver pareggiato in casa 0-0 contro il Tondela e di aver fallito così il sorpasso al Porto. Ieri sera, hanno preso di mira l’autobus con una fitta sassaiola che ha mandato all’ospedale due gicoatori:  Weigl e Zivkovic. Il primo in stato si shock visto che aveva già subito, quando giocava nel Borussia, un attentato, il secondo colpito all’occhio da schegge di vetro.

Ma non è finita qui. Le case di alcuni calciatori sono state vandalizzate. Graffiti con insulti e minacce sono stati rinvenuti all’esterno delle abitazioni di Pizzi, Rafa, Grimaldo e dell’allenatore Lage. I tre hanno presentato denuncia alla polizia per atti di vandalismo da parte di ignoti.

La polizia ha ammesso che tra i sospetti potrebbero esserci tifosi organizzati del Benfica.

Il Benfica ha ricordato che “si tratta di situazioni che si sono ripetute con conseguenze più o meno gravi”.

Il presidente Luís Filipe Vieira ha definito questi atti “inauditi e inaccettabili”. Ecco il comunicato

Il Benfica esprime pieno sostegno e solidarietà al nostro allenatore Bruno Lage e ai nostri giocatori Rafa, Pizzi e Grimaldo vittime, questa mattina, degli atti di vandalismo nelle loro abitazioni con numerose scritte intimidatorie e minacciose. Le autorità sono state immediatamente informate dell’incidente, abbiamo chiesto loro il massimo rigore nell’identificazione e nella punizione esemplare dei responsabili. Il Benfica ribadisce il profondo ripudio e la condanna per questi comportamenti inaccettabili cui abbiamo ripetutamente assistito nel calcio portoghese e che devono essere affrontati con totale intransigenza dalle entità competenti. Cogliamo anche l’occasione per rafforzare ed esprimere lo stesso sostegno e solidarietà ai giocatori Julian Weigl e Zivkovic colpiti ieri dal vetro rotto dell’autobus.

È intervenuto anche il presidente della federcalcio portoghese Fernando Gomes:

È con grande tristezza e indignazione che ho saputo dell’inaccettabile atto di violenza che ha colpito il Benfica e i suoi atleti. Confidiamo che le autorità di polizia troveranno, nel più breve tempo possibile, i responsabili dell’atto barbaro e codardo di ieri e chiediamo che gli autori di questo crimine non rimangano impuniti. Attaccare, nel cuore della notte, atleti, allenatori, staff e dirigenti di club richiede una risposta altrettanto forte per tutti coloro che amano il calcio e che si ribellano a questo tipo di comportamento. (…) Gli atti di ieri macchiano di nuovo l’immagine del calcio. Queste persone non vengono dal mondo del calcio, a loro non piace il calcio, devono essere espulsi dal nostro mondo. Il calcio ha bisogno dell’azione implacabile dello Stato in queste occasioni.

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