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E’ tornato il vecchio calcio: pietre sul bus del Benfica, due giocatori in ospedale

I tifosi hanno attaccato il bus della squadra dopo lo 0-0 contro il Tondela che ha permesso al Porto di agguantarlo in classifica

E’ tornato il vecchio calcio: pietre sul bus del Benfica, due giocatori in ospedale

Torneremo migliori, si diceva. E invece il “vecchio” calcio è già tornato, uguale a prima. In Portogallo il primato: i tifosi del Benfica, dopo un deludente 0-0 contro il Tondela che ha permesso al Porto di agguantarlo in classifica, hanno preso assalito il bus della squadra con un fitto lancio di sassi. Due giocatori, Weigl e Zivkovic, che stati trasportati in ospedale per le ferite riportate.

La squadra stava rientrando al centro d’allenamento, quando su un viadotto a Seixal alcuni tifosi delle Aguias hanno cominciato a lanciare sul bus pietre e oggetti contuntendi: i vetri del pullman sono andati in frantumi. Zivkovic sarebbe stato colpito agli occhi da alcune schegge, mentre Weigl è andato in ospedale in stato di sotto shock, essendo già stato vittima di un violento assalto a un bus ai tempi del Borussia Dortmund.

Il club in un comunicato ufficiale ha commentato così: “Il Benfica ripudia e si rammarica per l’assalto criminale subito dal pullman dei giocatori. Il Benfica garantirà piena collaborazione alle autorità e chiede il massimo sforzo per l’identificazione dei delinquenti responsabili di questi atti criminali”.

Altrettanto la Lega portoghese: “Condanniamo con forza il codardo attacco, ancor di più in un momento in cui il calcio portoghese si è unito per riprendere un’attività che dà emozioni a milioni di appassionati. È assolutamente inaccettabile che fatti del genere continuino ad avvenire. È chiaro che i responsabili non sono tifosi, ma criminali che verranno sicuramente identificati dalle forze dell’ordine”.

 

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