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Movida, De Luca contro de Magistris: “L’ordinanza del sindaco è illegittima”

Il governatore annuncia di aver inviato l’atto al Ministro dell’Interno e all’Anci e di aver chiesto alle forze dell’ordine campane di garantire il rispetto dell’ordinanza regionale, che prevale su quella di de Magistris

Movida, De Luca contro de Magistris: “L’ordinanza del sindaco è illegittima”

Continua lo scontro tra il governatore della Regione Campania Vincenzo De Luca e il sindaco di Napoli Luigi de Magistris. Il tema è, naturalmente, quello della movida.

Ieri il governatore ha firmato un’ordinanza “proibizionista” con la quale ha vietato la vendita di alcolici da asporto dopo le 22 e disposto la chiusura dei locali all’una di notte.

Il sindaco, di tutta risposta, ha reagito con un’ordinanza con cui da lunedì riapre tutti i locali. Chiusura alle 2.30 fino al giovedì e poi alle 3.30.

Oggi l’ennesima puntata della guerra tra le due istituzioni. Poco fa, su Facebook, il governatore ha definito “illegittima” l’ordinanza del sindaco. Ed ha annunciato di aver scritto al Prefetto, al Questore e al Comandante della Polizia Municipale di Napoli. L’ordinanza del sindaco è in evidente contrasto con quella regionale e, dice il presidente della Regione, è stata inviata per conoscenza anche al Ministro dell’Interno e all’Anci.

Tale provvedimento è palesemente illegittimo, non soltanto per carenza di potere – in quanto assume a proprio presupposto una situazione di crisi epidemiologica che coinvolge l’intero territorio regionale e detta disposizioni i cui effetti si riverberano ben oltre i confini del territorio comunale – ma altresì e soprattutto per violazione di legge. In particolare per evidente violazione della norma di cui all’articolo 3, comma 2 del decreto-legge numero 19 del 2020, convertito con modificazioni dalla legge numero 35 del 2020, a tenore del quale “I Sindaci non possono adottare, a pena di inefficacia, ordinanze contingibili e urgenti dirette a fronteggiare l’emergenza in contrasto con le misure statali e regionali, né eccedendo i limiti di oggetto di cui al comma 1”.

De Luca sollecita quindi forze dell’ordine e Polizia Municipale

“a predisporre tempestivamente ogni misura volta a garantire il rispetto rigoroso dell’Ordinanza regionale da parte degli operatori coinvolti. Comportamenti diversi configurerebbero, a tutta evidenza, omissioni rilevanti anche sul piano penale, oltre che in relazione agli aspetti di tutela sanitaria”.

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