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Salgono a 8 i medici contagiati al San Paolo. Sotto accusa i percorsi dedicati

Il direttore D’Amora a Repubblica Napoli: «I percorsi per i pazienti sospetti di Covid-19 ci sono, validati, ma le ambulanze vanno di fretta». E nelle chat dei sanitari serpeggia la paura di altri contagi

Salgono a 8 i medici contagiati al San Paolo. Sotto accusa i percorsi dedicati

Su Repubblica Napoli la notizia di altri cinque contagi tra il personale medico dell’ospedale San Paolo. Solo nelle ultime 48 ore. Il totale dei camici bianchi positivi, presso il nosocomio napoletano, sale così a 8. Ma si teme che il numero possa crescere ancora. Da oggi il personale sarà sottoposto a test rapidi per la ricerca degli anticorpi.

Il direttore, Maurizio D’Amora, dichiara:

«Siamo esposti a tutto. Arriva l’ambulanza, magari quella della rete privata, scarica l’ammalato e se ne va. E quindi infetta il pronto soccorso. I percorsi per i pazienti sospetti di Covid-19 ci sono, validati, ma le ambulanze vanno di fretta. Ormai la paura regna sovrana. E quindi l’ambulanza arriva e se ne va di corsa. Sono dinamiche imprevedibili. Più arrivano pazienti positivi più cresce la possibilità di contagio».

I reparti più esposti sono il pronto soccorso e la medicina.

Il quotidiano racconta la paura che serpeggia tra medici e infermieri riportando gli estratti delle chat.

«I focolai più pericolosi stanno diventando gli ospedali e i lavoratori oltre a infettarsi loro rischiano di infettare gli ammalati e i loro familiari. Una emergenza che rischia di creare un effetto domino devastante. Solo il Cotugno sembra essere immune da tale enorme calamità grazie al consolidato protocollo da anni attuato in qualità di presidio specializzato per le malattie infettive. La scelta di creare reparti Covid negli ospedali non attrezzati si sta rilevando sciagurata e veicolo incontrollato di trasmissione del contagio negli ospedali e di conseguenza attraverso i familiari degli operatori sui territori».

E ancora:

«Non è per fare polemiche. Da settimane abbiamo segnalato l’incapacità da parte della direzione strategica dell’Asl di predisporre percorsi idonei per i pazienti Covid ma tutti e dico tutti a cercare solo mascherine. Ora o si interviene con cognizione di causa o il rischio per utenti, personale e familiari di infettarsi sarà altissimo».

Un infermiere chiede a gran voce percorsi appositi:

«Occorrono i percorsi nei presidi sanitari. I locali destinati alla vestizione e alla svestizione. Occorre sanificare ambienti e ascensori non solo quando si segnala un caso sospetto. Occorre una comunicazione interna organizzativa chiara. Occorrono risposte celeri dei tamponi».

 

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