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Lombardia, parte l’app per mappare gli infetti. Nessun collegamento ai dati personali 

E’ come un triage a distanza. Ha il compito di scovare il vero numero dei contagiati ed individuare i quartieri in cui l’epidemia dilaga. Ieri 10mila download in tre ore

Lombardia, parte l’app per mappare gli infetti. Nessun collegamento ai dati personali 

In Lombardia è stata attivata un’app per controllare lo stato del contagio tra la popolazione. Ne parla il Corriere della Sera.

La regione ha deciso di aggiornare l’applicazione allertaLOM, sviluppata dalla holding regionale Aria Spa. Un’app realizzata in collaborazione con l’infettivologo Raffaele Bruno e il virologo Fausto Baldanti, del Policlinico San Matteo e dell’Univerisità di Pavia. Una volta scaricata, propone un questionario. Domande su età, condizione medica, abitudini durante il lockdown, come la lunghezza del tragitto per andare in ufficio o le modalità di smart working ed eventuali sintomi da Covid-19.

L’assessore all’Innovazione della Lombardia spiega:

«È un triage a distanza che ha l’obiettivo di scovare il numero dei veri contagiati e di individuare i quartieri in cui si sta diffondendo di più il virus. È già stata scaricata e usata da 60mila utenti ed è in capo alla Protezione civile regionale».

I dati sono raccolti in forma anonima e la posizione dell’utente è dedotta dal codice di avviamento postale. Nessun collegamento a dati personali né al numero di telefono.

Nessuna informazione o risposta ai cittadini, semplicemente una mappatura della diffusione del virus.

In tre ore, ieri, i download sono stati 10mila, ma la Regione spera di arrivare presto al milione. Non è esclusa, poi, l’attivazione di una seconda fase, che attiverà il tracciamento. A quel punto, potranno essere monitorati gli spostamenti di un positivo e le persone con cui entra in contatto.

Bisogna però capire come si sovrapporrà l’app lombarda a quella eventualmente scelta dal governo, che al momento ha un gruppo di lavoro impegnato a valutare le 319 proposte presentate.

Scrive il CorSera:

“Resta da capire se e come l’app verrà adottata a livello nazionale, andandosi a sovrapporre all’iniziativa lombarda e a quella di altre Regioni come Lazio o Sicilia. Oppure uno dei progetti regionali sarà esteso al resto del Paese, come sta tentando di fare la spagnola Asistencia-Covid19, supportata da Telefonica e Google?”

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