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A Cremona una casa di riposo ha salvato i suoi anziani blindandosi prima del paziente 1 di Codogno

Sul Fatto. Una decisione presa per l’aumento atipico di polmoniti rispetto agli anni precedenti e per le preoccupazioni derivanti alle informazioni provenienti dalla Cina. Nessun decesso e nessun contagio

A Cremona una casa di riposo ha salvato i suoi anziani blindandosi prima del paziente 1 di Codogno

La gestione dell’affare case di riposo per anziani da parte della Regione Lombardia è stata incosciente. Ma per fortuna c’è chi si è salvato da solo. Anzi, da solo ha salvato i suoi anziani ospiti. E’ il caso della Residenza Guerreschi, casa di riposo di Capralba, in provincia di Cremona. Lo racconta Il Fatto Quotidiano.

La struttura ha deciso di isolarsi il 10 febbraio, prima del paziente 1 di Codogno. E tanto è bastato per non registrare neanche una vittima per Covid-19 tra i suoi anziani ospiti e neanche un contagio.

Carlo Del Boca, medico della rsa spiega che la decisione è stata conseguenza di alcuni segnali di allarme colti in quei giorni.

“Un aumento considerevole di polmoniti rispetto agli anni precedenti. In un contesto di timore internazionale per ciò che stava accadendo in Cina”.

Così, prima di ogni altra disposizione, sono stati bloccati gli accessi esterni alla struttura. Una decisione che non è stata accolta di buon grado dalle famiglie degli ospiti ma che, alla luce di quanto sta accadendo adesso nelle altre case di riposo della regione, è stata “l’unica terapia validante”.

Anche perché, come nelle altre strutture, non è mai stato possibile effettuare tamponi sugli ospiti. E portare gli anziani in ospedale avrebbe aumentato le possibilità di contrarre il virus.

Nella Residenza si è avuto solo un decesso, ai primi di marzo, ma per arresto cardiaco in cui il Covid-19 non c’entrava niente.

“In dieci settimane alla Guerreschi ci sono stati eventi polmonari acuti perché stiamo parlando di persone fragili, ma tutte sono progressivamente guarite. Se fossero stati Covid avremmo avuto risposte diverse”.

La direzione sanitaria ha isolato i pazienti che avessero anche solo dei sintomi influenzali dagli altri ospiti e hanno usufruito di un servizio radiologico a domicilio. Tutto finanziato grazie alle rette degli anziani.

 

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