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Lo studio dell’Oms che a settembre parlava di virus e pandemia: «Il mondo non è preparato»

Il Fatto: 48 pagine rimaste inascoltate. «un agente patogeno respiratorio che uccide da 50 a 80 milioni di persone e spazza via quasi il 5% dell’economia mondiale»

Lo studio dell’Oms che a settembre parlava di virus e pandemia: «Il mondo non è preparato»

Di possibile pandemia l’Oms già parlava da settembre scorso. Il Fatto oggi riporta il rapporto preparato da un gruppo di esperti su commissione dell’Organizzazione mondiale della sanità. Si intitola “Un mondo a rischio (A world at risk)”. 48 pagine che, rilette oggi, fanno impressione.

A settembre, i tecnici dell’Oms scrivevano:

“La malattia prospera nel disordine. Le epidemie sono in aumento e lo spettro di un’emergenza sanitaria globale incombe su di noi. C’è una minaccia molto reale di una pandemia in rapido movimento, altamente letale, di un agente patogeno respiratorio che uccide da 50 a 80 milioni di persone e spazza via quasi il 5% dell’economia mondiale”.

Gli esperti prevedono che l’emergenza andrà ben oltre il 2020. E scrivono:

“Una pandemia globale su tale scala sarebbe catastrofica, creando un caos diffuso. Il mondo non è preparato”.

Lo studio si basa sui dati emersi durante l’epidemia di febbre suina e quella diEbola.

“Il mondo deve stabilire i sistemi necessari per individuare e controllare potenziali focolai di malattie. Molte delle raccomandazioni esaminate sono state attuate male, o non sono state attuate affatto e persistono gravi lacune. È ormai tempo di agire”.

Il rapporto indica anche le modalità del contagio:

“Gli agenti patogeni si diffondono attraverso le goccioline respiratorie; possono infettare un gran numero di persone molto velocemente e, con le odierne infrastrutture di trasporto, si spostano rapidamente in diverse aree geografiche”.

E l’impreparazione dei sistemi sanitari mondiali.

“La grande maggioranza dei sistemi sanitari nazionali non sarebbe in grado di gestire un grande afflusso di pazienti infettati da un agente patogeno respiratorio capace di una facile trasmissibilità e di un’elevata mortalità”.

A pagina 30 anche gli effetti economici della pandemia.

“La Banca Mondiale stima che una pandemia influenzale globale costerebbe all’economia 3.000 miliardi di dollari, ovvero fino al 4,8% del Pil; il costo sarebbe del 2,2% del Pil anche per una pandemia influenzale moderatamente virulenta”.

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