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Coronavirus i dati della Protezione Civile del 25 marzo: 3491 nuovi postivi, trend stabile

La Protezione Civile fa sapere che al momento non è noto l’esito del collega Borrelli. Siamo in una fase di apparente stabilizzazione

Coronavirus i dati della Protezione Civile del 25 marzo: 3491 nuovi postivi, trend stabile

A causa della sindrome febbrile che ha colpito il capo della Protezione Civile Borrelli a fare il punto della situazione #coronavirus sono i direttore del dipartimento della Protezione Civile Agostino Miozzo e Luigi D’Angelo

«Borrelli questa mattina ha accusato sintomi febbrili e leggera afonia e per senso di precauzione ha deciso di rientrare presso il domicilio dove è e da dove continua a lavorare e monitorare la situazione. Il dipartimento continua nelle sue attività e siamo vicini a tutti i colleghi a casa»

I dati

Guariti di oggi 1036  che porta ad un totale 9362

C’è stato oggi un incremento dei positivi di 3491 che porta il totale a 57521

Ci sono attualmente 30920 in isolamento senza sintomi e 3489 in terapia intensiva

Purtroppo vanno registrati anche oggi un numero di 683 decessi

Piccolo dato importante relativo al conto corrente aperto ad oggi 44 milioni

La parola passa a Luigi D’Angelo

«Sono stati effettuati 3 trasferimenti dalla terapia intensiva dalla Lombardia 1 a Genova e 2 a Lipsia con mezzi della Difesa. Nei prossimi giorni ci saranno nuovi trasferimenti in Germania

Oltre 9600 volontari che si aggiungono a tutte le altre forze che stanno operando sul territorio per l’emergenza

Supporto tecnici ed esperti sanitari di 140 persone con materiali e mezzi in trasferimento in Lombardia. Da domani il trasferimento del primo gruppo di medici volontari in Lombardia e a Piacenza»

La Protezione Civile fa sapere che al momento non è noto l’esito del collega Borrelli, certamente la conferenza stampa ci sarà tutti i giorni non sappiamo ancora con quali modalità

«Le aspettative e le previsioni erano sostanzialmente quelle che stiamo vivendo, siamo in una fase di apparente stabilizzazione, consideriamo che il numero di nuovi casi sia coerente con il trend questo ci fa pensare che è assolutamente indispensabile mantenere le rigore indicazioni di distanziamento sociale che stiamo diffondendo. È un momento delicato, il trend sembra rispondere alle indicazioni, ma se si abbassa la guardia nei confronti di questa risposta quella curva potrebbe risalire»

 

 

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