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Nadal: «Ritiro? Amo ancora giocare, ma il mio corpo non riesce a resistere tante settimane di fila»

In conferenza: «Mi dispiace molto che Sinner e Alcaraz non ci siano. Il torneo sopravviverà anche senza di loro, ma vorrei incontrarli al Roland Garros».

Nadal: «Ritiro? Amo ancora giocare, ma il mio corpo non riesce a resistere tante settimane di fila»
Parigi (Francia) 05/06/2022 - finale Roland Garros / Nadal-Ruud / foto Imago/Image Sport nella foto: Rafael Nadal ONLY ITALY

Domani Rafa Nadal esordirà agli Internazionali d’Italia, a Roma. In conferenza stampa, ha parlato delle sue condizioni fisiche e del torneo che lo aspetta.

Nadal: «Se parlo di ritiro, non è perché non sia più felice di giocare»

«Ho trascorso diversi giorni a casa riposando dopo Madrid, sono venuto a Roma e ho potuto allenarmi. Entusiasta di giocare qui, dove conservo ricordi indimenticabili. È il mio terzo torneo di fila e questa è una buona notizia. Devo continuare a guardare giorno per giorno, ma sono contento di come mi sento. È un buon momento anche se i risultati non corrispondono. Mi diverto a giocare. Sono felice di fare quello che faccio. Quando parlo di ritiro, non è perché non sono più felice di giocare o non mi sento abbastanza competitivo. Riguarda il corpo che non è in grado di giocare tante settimane di fila».

A Roma ha vinto 10 titoli. Ha ricordato:

«Ho un bel ricordo delle finali contro Coria e Federer. Questo torneo fa parte della storia del nostro sport e mi sento fortunato a giocare qui. Sono molto motivato».

Il tennista spagnolo si è soffermato anche sugli infortuni:

«Gli infortuni ci sono sempre stati. E’ la prassi. Capisco che per un italiano il fatto che Jannik Sinner non stia giocando qui è una notizia terribile, soprattutto per come sta giocando quest’anno. Purtroppo quando spingi il tuo corpo al limite, alla fine ti fai male. Alla fine, i giocatori vogliono guadagnare e anche il torneo vuole accaparrare sempre più pubblico per guadagnarci di più».

Su Sinner e Alcaraz, Nadal ha dichiarato:

«Sono giovani. Avranno molte opportunità di giocare a Roma e avranno molto successo qui. Non è un dramma che non ci siano. Il torneo sopravviverà anche senza di loro, che sono sicuramente giocatori super importanti. Soprattutto per l’Italia, non avere Jannik che gioca qui dopo tutto quello che rappresenta oggi in questo Paese, penso che sia una notizia terribile. Anche per me come spettatore, come suo collega, mi sento molto triste per lui perché merita di giocare qui. Auguro a lui, e a Carlos, tutto il meglio e vorrei incontrarli al Roland Garros».

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