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Accelerata del virus negli Usa. Presto potrebbero superare l’Italia

Su Repubblica. In un solo giorno 7000 positivi in più. Lo Stato più colpito è quello di New York. Cuomo chiude strade per consentire di sgranchirsi le gambe

Accelerata del virus negli Usa. Presto potrebbero superare l’Italia

Gli Stati Uniti potrebbero presto superare l’Italia per numero di contagiati dal Covid-19. Lo scrive Repubblica.

Ieri sono stati 62.873 i casi confermati negli Usa, rispetto ai nostri 74.386. Un aumento di 7000 in un solo giorno, mentre i morti sono già 894. Il virus corre.

Lo Stato più colpito è quello di New York con 30.418 malati, 4463 in più di martedì. Solo nella Grande Mela se ne contano 17.856.

Ma i numeri ufficiali sono inferiori a quelli reali.

“I dati a disposizione bastano ad evidenziare quanto il tasso di contagio americano stia aumentando più velocemente che altrove. Lo mostra un grafico della Johns Hopkins University dove sono messe a paragone le curve dei Paesi più colpiti: a parità di tempi di diffusione (il calcolo parte dal giorno del 100esimo paziente confermato in ciascun Paese) gli Stati Uniti hanno già ampiamente superato i numeri di Italia e Iran”.

L’Oms aveva lanciato l’allarme già lunedì:

«Stiamo assistendo a una grande accelerazione americana. C’è il rischio di una catastrofe umanitaria se Trump non ascolta gli scienziati. A New York c’è un raddoppio di contagi ogni tre giorni, una cosa mai vista prima».

La Casa Bianca, che ha annunciato di voler riaprire il Paese entro Pasqua, invita chiunque sia stato a New York di recente di mettersi in quarantena per due settimane.

Il governatore Andrew Cuomo, in conferenza stampa, ha dichiarato:

«Restando in casa possiamo frenare il virus. Nella contea di Westchester, primo focolaio della regione, il contenimento ha funzionato».

Ma Cuomo usa le maniere dolci per convincere i cittadini. Ha deciso di chiudere al traffico alcune strade per consentire ai cittadini di sgranchirsi mantenendo la distanza sociale.

Intanto, però, la situazione degli ospedali, a New York, è drammatica. Ci sono 53mila posti letto ma ne serviranno almeno 140mila. E mancano le attrezzature, a partire partire dai respiratori.

 

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