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Libero: senza il Napoli Sarri è migliorato ma la corsa allo scudetto lo logora

Il tecnico bianconero torna a Napoli da vincitore perché De laurentiis ha scelto il suo gioco per guarire il Napoli, ma in azzurro non aveva nulla da perdere, alla Juve sì 

Libero: senza il Napoli Sarri è migliorato ma la corsa allo scudetto lo logora

Su Libero, Claudio Savelli scrive di Napoli-Juve. Una partita in cui ci sono due certezze, secondo lui. La prima sono i fischi con cui Sarri sarà accolto dal San Paolo. La seconda, è che Sarri, a Napoli, torna da vincitore, sia morale che politico.

“Lo è infatti Sarri, anche se non ha ancora conquistato un trofeo con la Juventus, perché senza il Napoli è migliorato, mentre il Napoli è peggiorato senza di lui”.

Il fatto che tra le due squadre ci siano 27 punti di distanza a un anno e mezzo dal suo addio

“testimonia la bontà della sua gestione in terra partenopea. Sarri torna da vincitore anche perché il Napoli per guarire ha scelto il suo gioco, seppur importato da Gattuso”.

Del resto lo stesso Ringhio ha sottolineato che i metodi di Sarri sono unici e che lui stesso si ispira a quelli.

“È la missione per cui Rino è stato ingaggiato da De Laurentiis: riportare il Napoli indietro nel tempo operando una controrivoluzione rispetto al calcio libero di Ancelotti. Insomma, il Napoli che ha salutato Sarri ora pensa di aver ancora bisogno delle sue idee, perché senza si è perso. I fischi lo dimostreranno perché saranno figli della nostalgia più che della rabbia”.

Intanto, Sarri è cambiato in meglio.

“tra Chelsea e Juve è diventato più flessibile e disposto a piegare il gioco in funzione delle caratteristiche dei calciatori. L’unica cosa rimasta identica è l’atteggiamento, ancora oggi autologorante, anche se gestisce i primi della classe”.

Non a caso dice che potrebbe fermarsi, dopo la Juve.

“Sarri lo dà meno a vedere ma è stressato come sempre, se non di più. Perché se ai tempi del Napoli aveva tutto da guadagnare, ora ha per lo più da perdere: allora aveva una squadra perfetta per lui che non era obbligata a vincere, alla Juve invece ha ereditato una rosa forgiata da un gioco antitetico e costretta al successo. Sarri è chiamato a rivoluzionare una squadra, ma al contempo a conquistare i trofei, sia quelli già in bacheca che quelli mancanti. Ecco perché la corsa allo scudetto logora anche lui”.

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