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Nuovo San Siro, il Comune frena le mire di Inter e Milan allo sviluppo immobiliare

I club si riservano di valutare se le condizioni poste siano compatibili con la fattibilità e la sostenibilità economica del progetto

Nuovo San Siro, il Comune frena le mire di Inter e Milan allo sviluppo immobiliare

La Giunta del Comune di Milano ieri ha confermato il pubblico interesse per la realizzazione del nuovo stadio, con un grande “ma”.

Lo spiega il Corriere dello Sport.

Il parlamentino cittadino ha infatti detto no alla possibilità di sforare i limiti contenuti dal PGT per la costruzione degli edifici commerciali previsti per l’area attorno all’impianto.

Lo ha spiegato il sindaco Giuseppe Sala, su Facebook:

“eventuali altre opere (ad esempio spazi commerciali, uffici, hotel) saranno autorizzate solo nella misura prevista dal corrente Piano di Governo del Territorio del Comune di Milano”.

Un brutto colpo per Milan e Inter, come si intuisce dal comunicato diffuso in serata:

“I club si riservano di analizzare nel dettaglio l’atto e valutare se le condizioni poste siano compatibili con la fattibilità e la sostenibilità economica del progetto”.

I club chiedevano di raddoppiare le cubature commerciali (0,63 contro 0,35) per rientrare più facilmente e più velocemente dall’investimento complessivo di 1,2 miliardi. Il voto della Giunta li obbliga a rivedere gli aspetti finanziari del progetto presentato e riduce i margini di trattativa tra le parti.

Il piano B sarebbe costruire il nuovo stadio a Sesto San, con maggiore libertà per le cubature ma con un aggravio di costi dovuto alla bonifica per l’ex-area Falck, dove sorgerebbero il nuovo stadio e gli edifici
commerciali.

La Giunta ha anche ribadito l’intenzione di non abbattere San Siro ma di destinarlo ad altre funzioni. Il Comune chiede proprio a Inter e Milan di trovare nuove funzioni per l’impianto. Ma i due club hanno ribadito più volte di non vedere altre strade che l’abbattimento.

Lo scontro sembra totale.

 

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