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Casarin: le non decisioni di Irrati erano accettabili prima dell’attivismo delI’Ifab

Sul CorSera. La confusione immessa nel gioco dall’Ifab ha portato già a 40 rigori in 8 giornate. Quelli reclamati in Juve-Bologna sono un esempio di irrazionalità

Casarin: le non decisioni di Irrati erano accettabili prima dell’attivismo delI’Ifab

Sul Corriere della Sera Paolo Casarin sulle decisioni arbitrali della giornata e sulle regole dell’Ifab che tentano di annullare l’involontarietà o la casualità.

Nel 2017-18, primo anno della Var, scrive nelle prime 8 giornate ci furono 39 rigori. Forse la novità era la responsabile del caos in area. L’anno scorso sono stati 13, forse per estrema attenzione dei difensori.

Oggi siamo a 40, tre volte tanto e questo, scrive Casarin,

“si può spiegare solo con la confusione immessa nel gioco dall’Ifab”.

Se si continuasse a questo ritmo arriveremo a 180 rigori l’anno.

Sui rigori della giornata, secondo lui è discutibile il primo assegnato contro l’Atalanta da Rocchi, mentre il secondo è ragionevole. Quelli reclamati in Juve-Bologna, invece, sono un esempio di irrazionalità:

“le regole debbono essere semplici e non frutto di valutazioni presuntuose dei pensieri dei calciatori impegnati in sforzi fisici. Le non decisioni di Irrati erano accettabili prima dell’attivismo delI’Ifab”.

Giusti i rigori fischiati da Giacomelli in Sassuolo-Inter e quello al Lecce.

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