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Ziliani (Il Fatto): l’abolizione di “Pazza Inter” è una cagata pazzesca

Abolito perché ad Antonio Conte, cresciuto alla scuola juventina dove l’unica cosa che conta è vincere, non piace. Il tecnico sta cambiando il dna della squadra trasformandola in Jnter

Ziliani (Il Fatto): l’abolizione di “Pazza Inter” è una cagata pazzesca

L’abolizione dell’inno storico della curva nerazzurra, “Amala”, con il ritornello tanto amato che recita “Pazza Inter”? Per Paolo Ziliani è niente di più che “una cagata pazzesca”.

Lo scrive oggi sul Fatto Quotidiano, rispondendo alla lettera di un lettore.

“Pazza Inter”, copyright Rosita Celentano, era (è) un bellissimo inno di calcio: fresco, allegro, coinvolgente, lontano dalle trite retoriche di peana consimili, un inno in cui il concetto di vittoria è appena accennato perché, appunto, l’Inter si ama a prescindere, per come Dio l’ha fatta, per le emozioni che da sempre regala, nel bene come nel male”.

Un inno che accompagna le partite dell’Inter dal 2003, e che ha scandito i giorni del triplete del 2010, è stato silenziato per un solo motivo.

“Ad Antonio Conte, cresciuto alla scuola juventina dove il motto è “Vincere è la sola cosa che conta”, non piace. A lui non interessa una squadra pazza, interessa una squadra vincente”.

L’aveva detto in conferenza stampa il giorno della sua presentazione, scrive Ziliani. Aggiungendo che, all’epoca, “era sembrato un sinistro presagio”,

“invece era qualcosa di più. Era un cambio di dna, la nascita dell’Jnter. Se permettete, una cagata pazzesca”.

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