Ha toccato più palloni di tutti (107), è stato il più pericoloso. Ancelotti lo ha caricato di responsabilità e lui ha reagito da giocatore di carattere
Attestato di stima di Ancelotti
Chissà se Piotr Zielinski troverà più un allenatore che gli affidi le chiavi del centrocampo. In condominio con Fabian Ruiz certo ma quello di Carlo Ancelotti nei confronti del polacco è stato un attestato di stima. Di grande stima. A Milano ha schierato due centrocampisti e nessuno di rottura. Ha cominciato così come aveva finito contro la Lazio. Ma eravamo un uomo in più.
Quando responsabilizzi una persona, un calciatore, il risultato è che puoi ottenere una risposta che fin lì non ha mai ricevuto. À quel che è avvenuto questa sera a San Siro contro il Milan. Zielinski non si è perso. Non ha avuto i suoi black-out, anzi. Non ha ha quasi mai perso il baricentro. Ha toccato molti palloni, moltissimi. È stato il calciatore che ne ha toccati di più. Chissà se prima di stasera avesse mai concluso una partita col record di palloni toccati. 107 questa sera: nessuno come lui. Il gioco è passato dai suoi piedi. Più dai suoi che da quelli di Fabian Ruiz. Zielinski nel cuore del match. Per novanta minuti. Senza assentarsi. Sembra una favola. Una storia inventata. E invece è tutto vero. È stato il migliore del Napoli, insieme con Malcuit che ha giocato un primo tempo superlativo con chiusure da urlo.
107 tocchi e 5 tiri in porta
Ma torniamo a Piotr. Ai 107 tocchi senza peraltro rinunciare al suo gioco. Alle sue accelerazioni, ai suoi passaggi decisi, veloci. Ai suoi sprint. È stato il calciatore che ha tirato di più in porta: cinque volte, tre nello specchio. E sì, avrebbe potuto essere più preciso nel finale. Ma su quei palloni si è avventato lui. Lui, Zielinski, ha avuto i polmoni per arrivare su quei palloni vaganti. E non ha avuto la lucidità necessaria per angolare i tiri quanto sarebbe servito. Non gliene possiamo fare una colpa.
Questa sera, la sera in cui Ancelotti ha ulteriormente allargato la percezione di questa squadra, il Napoli ha scoperto che Zielinski è meno oggetto misterioso ed è un calciatore che può crescere ancora tanto. Un calciatore cui si possono affidare anche grandi responsabilità, in una partita importante e in uno stadio che mette paura.