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Il Mirror punta sul razzismo per la cessione di Koulibaly

In Inghilterra provano a far leva sul clima incivile che c’è in Italia. È una componente, non sarà la sola. Il suo futuro sarà studiato a tavolino col club

Il Mirror punta sul razzismo per la cessione di Koulibaly

La sua scivolata su Mbappé

Kalidou Koulibaly è uno degli oggetti del desiderio del calciomercato. Lo è da almeno un anno e mezzo. Quest’anno il senegalese ha compiuto un ulteriore salto in avanti. Le immagini dei suoi duelli con Mbappé hanno fatto il giro dell’Europa; quel suo intervento in scivolata su uno degli attaccanti più forti del mondo, ha fugato gli ultimi dubbi. Due anni fa, in Champions, contro il Real Madrid, Koulibaly non brillò, venne più volte messo in mezzo al Santiago Bernabeu. Dimostrò di non essere pronto per determinati palcoscenici.

Un anno e mezzo dopo, ha dimostrato di essere cresciuto. Anche se Salah è riuscito a beffarlo a Liverpool, Kalidou oggi è uno dei difensori centrali più forti del mondo. La sua quotazione si aggira sui cento milioni di euro. Il Mirror scrive che potrebbe aprirsi un’asta tra Manchester United e Real Madrid. Koulibaly oggi nel Napoli è il calciatore che guadagna di più: sei milioni netti l’anno. Giustamente. È il calciatore più forte. A giugno compirà 28 anni. Ha davanti a sé almeno tre anni a grande livello. Il Napoli dovrà scegliere cosa fare. Ovviamente d’accordo con il difensore.

L’arretratezza del sistema calcistico italiano

Il Mirror oggi scrive che il calciatore vuole andare via dall’Italia anche per problemi di razzismo. Non lo sappiamo. Sappiamo quanto Koulibaly ha sofferto – lui come altri – per i cori che talvolta lo accompagnano. L’Italia rimedierebbe l’ennesima figuraccia. Non siamo però convinti che possa essere solo il razzismo la motivazione di un suo eventuale trasferimento. Bisognerà mettersi a tavolino e decidere. Un’offerta monstre – circa 120 milioni, il difensore più pagato al mondo – sarebbe francamente impossibile da rispedire al mittente. A meno che il Napoli non decida di fare di Koulibaly la propria bandiera. E che, ovviamente, Kalidou accetti di buon grado. Con uno stipendio da top player, il Napoli ha dimostrato di aver compreso il valore e l’importanza del giocatore.

Ma i fattori sono tanti. Tra questi, incredibilmente, c’è anche il razzismo che infesta gli stadi italiani. Italiani. Ha fatto bene a ricordarlo ieri Carlo Ancelotti: non è certo un problema che riguarda solo il Napoli. Tant’è vero che cori indecenti sono stati lanciati ieri pomeriggio a Roma per Lazio-Novara. E buu hanno accompagnato anche le giocate dello juventino Kean a Bologna. Certamente il Mirror ci marcia, forse esagera. Resta l’arretratezza del calcio italiano, con le autorità che si rimpallano le responsabilità. Un triste balletto.

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