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Ancelotti: «Siamo primi nel girone, il resto sono chiacchiere»

Carlo Ancelotti a Sky: «Questa squadra mi dà molte emozioni, erano due anni che non le provavo più. Dobbiamo andare a Liverpool per vincere».

Ancelotti: «Siamo primi nel girone, il resto sono chiacchiere»
Ancelotti (Carlo Hermann/Kontrolab)

L’intervista a Sky

Carlo Ancelotti intervistato da Sky al termine da Napoli-Liverpool: «Io non ho fatto calcoli, è chiaro se si vinceva 3-0 era meglio. Non puoi andare a Liverpool e fare calcoli, piuttosto devi andare lì per giocare bene e vincere. Il resto sono chiacchiere. La realtà è che siamo in testa al girone dopo cinque partite. Ci dobbiamo preoccuapre, ma anche gli altri devono farlo. Il Liverpool deve preoccuparsi di noi e il Psg deve preoccuparsi di andare a Belgrado».

«Noi non possiamo aspettare che la partita ci venga incontro, noi dobbiamo andare addosso alla partita con le nostre caratteristiche, anche i nostri limiti. Sennò poi succede come nel secondo tempo di stasera che abbiamo perso equilibrio, siamo stati poco reattivi».

Hamsik? «Il calcio è curioso, è bello vedere come ci hanno massacrato per i gol non segnati su calcio d’angolo. Al primo corner, tac e gol. Poi ci hanno massacrato perché segnavamo da anni al San Paolo, e abbiamo fatto 0-0. Le statistiche e gli statistici sono fatti per essere infranti».

Il match di Liverpool: «Ad Anfield avremo dalla nostra una partita giocata bene contro di loro all’andata. Non ci sarà il nostro pubblico, ma faremo una bellissima partita».

Ancelotti e il girone di Champions: «Abbiamo fatto bene in un girone complicato, queste cinque partite ci sono servite per accumulare un certo vantaggio su Liverpool e Psg. E ora dobbiamo sfruttarlo. Queste partite ci hanno messo alla prova, e ora sono ancora più convinto: ce la giochiamo contro chiunque, e abbiamo dimostrato che in campionato può fare anche meglio. Anche in Italia abbiamo fatto bene, il pareggio col Chievo ci rammarica un po’ perché è un incidente di percorso. Solo che davanti abbiamo una sola squadra, mentre dietro ce ne sono tante. Questa squadra mi dà molte emozioni, erano due anni che non le provavo più».

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