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C’è anche il calendario dietro la fuga Juventus. Il Napoli ha affrontato otto squadre delle prime dieci

Tra tre giornate anche per i bianconeri cominceranno le partite più dure, mentre gli azzurri affronteranno quelle dal 13esimo al 20esimo posto

C’è anche il calendario dietro la fuga Juventus. Il Napoli ha affrontato otto squadre delle prime dieci

Scorrere la classifica

Dopo otto partite giocate, il Napoli ha 18 punti. Ne ha persi sei, tre a Marassi contro la Sampdoria e tre a Torino contro la Juventus. Media punti di 2,25, proiezione a fine campionato di 86 punti. Se avesse pareggiato anziché perso, contro blucerchiati e bianconeri, avrebbe una media punti di 2.5, per una quota finale in proiezione di 95 punti. Il fatto che siano state giocate poche partite sfalsa i giudizi, ma è soprattutto il ritmo della Juventus ad aver fatto apparire lento l’inizio della squadra di Ancelotti. I bianconeri hanno fatto en plein, otto vittorie su otto, e hanno già sei punti di vantaggio su quella che è (diventata, dopo le griglie agostane) la sua inseguitrice più credibile.

Solo che ci siamo messi a riflettere un po’ sul calendario, e abbiamo visto un po’ di cose. Primo: il Napoli, finora, ha affrontato tutte (!) le squadre della prima metà della classifica. Tutte, tranne Roma e Inter. Dal primo al decimo posto, ci sono infatti la Juventus, poi gli azzurri, e dopo Inter, Lazio, Sampdoria, Roma, Fiorentina, Sassuolo, Parma e Milan. All’undicesimo posto, c’è il Torino. È incredibile, eppure è proprio così: finora il Napoli – tranne appunto i granata – non ha ancora sfidato una squadra della seconda metà della classifica. Da qui al termine dell’andata, oltre a Roma e Inter, dovrà incrociarsi con Genoa, Cagliari, Spal, Udinese, Udinese, Bologna, Atalanta, Empoli, Frosinone e Chievo. Per formare quest’ultima frase, non abbiamo utilizzato un parametro temporale, abbiamo semplicemente scorso la classifica dall’alto verso il basso. E ci troviamo perfettamente. Il Napoli deve giocare con tutte le squadre sotto l’undicesimo posto.

Qual è la forza della Juventus?

Il contraltare, anche questa è una curiosità quasi incredibile, è rappresentato proprio da chi ha lanciato la fuga. La Juventus, finora, ha messo insieme 24 punti contro Chievo, Lazio, Parma, Sassuolo, Frosinone, Bologna, Napoli e Udinese. Tre partite contro squadre che giacciono al di qua del decimo posto. Tre vittorie, certo: onore al merito, grande Juventus, inizio perfetto (considerando anche i due successi in Champions League). Però, come dire: senza scomodare complottismi di sorteggio, si è trattato di un inizio morbido. Sicuramente più morbido di quello toccato al Napoli.

Ora, ecco il rovescio della medaglia: da qui alla 19esima giornata, la Juventus dovrà affrontare Inter, Sampdoria, Roma, Fiorentina, Milan e Torino. Più Genoa, Empoli, Cagliari (le prossime tre in sequenza), Spal e Atalanta. La tendenza del calendario continua, perché a un certo punto della stagione la squadra di Allegri si troverà ad affrontare questa sequenza di partite: Milan, Spal, Fiorentina, Inter, Torino, Roma, Atalanta e Sampdoria. Ovvero, otto partite e cinque incroci con squadre della prima metà della classifica. Più il derby, la Spal e un’Atalanta che vive un momento di crisi. Dovesse venir fuori con un grande filotto anche da questa sequenza, ci sarebbe poco da dire. E da fare. Si tratterebbe di una dimostrazione di forza superiore, di assoluta e schiacciante dominanza rispetto alla concorrenza. Ma già se dovesse pareggiare due partite, o addirittura perderne una e pareggiarne un’altra, potrebbe ritrovarsi con il Napoli a un solo punto.

Il campionato è ancora lungo

Ad oggi, la Serie A è più vicina alla Ligue 1 che agli altri grandi tornei europei: una squadra che domina e le altre che inseguono. Con il Napoli nel ruolo di candidata guastafeste. Allo stesso modo, però, lo squilibrio netto causato dal sorteggio ci racconta di un inizio estremamente positivo da parte della squadra di Ancelotti. Che ha perso lo scontro diretto a Torino, ma poi ha battuto tutte le squadre che aspirano a un posto in Champions League – tranne quelle che non ha affrontato, Inter e Roma.

Tra l’altro, oltre ai big match che hanno coinvolto la squadra di Ancelotti, finora abbiamo assistito davvero a poche partite cosiddette di cartello: Juventus-Lazio, il derby di Roma e Inter-Fiorentina (tirata per i capelli). La squadra di Spalletti, per esempio, dovrà ancora incrociarsi con Juventus, Roma e Milan; la banda-Di Francesco, invece, dovrà vedersela con Napoli, Fiorentina, Inter e Juventus. Come dire: mentre il Napoli ha perso appena tre punti in un inizio difficilissimo, e al netto del big match contro la Juventus, le altre sono attardate dai bianconeri senza aver praticamente disputato scontri diretti. Non è poco.

Oggi l’ha scritto anche Rivista Undici: «Da novembre in poi, Ancelotti e i suoi dovranno affrontare solo match con squadre nettamente inferiori o in gran difficoltà come l’Atalanta. Un’occasione per accorciare sulla Juventus». Che, intanto, dovrà praticamente compiere lo stesso identico percorso fatto fin qui dagli azzurri. A quel punto vedremo quali saranno le distanze, anche alla luce di un piccolo dettaglio sfuggito ai più: al ritorno ci sarà Napoli-Juventus, e finora la squadra di Ancelotti ha fatto cinque su cinque al San Paolo. In mezzo a queste cinque, c’è stato anche il Liverpool.

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