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L’autocritica della Gazzetta: «Non immaginavamo un Napoli così competitivo»

Inversione a U della rosea, che elogia Ancelotti: «La sua maestria ha permesso al Napoli di assimilare velocemente una nuova identità».

L’autocritica della Gazzetta: «Non immaginavamo un Napoli così competitivo»
Foto Ssc Napoli

Il commento di Garlando

Ci siamo. Sei giornate di campionato, e la Gazzetta dello Sport si rimangia la famosa “griglia-scudetto”, col Napoli quinto in classifica alle spalle di Inter, Roma, Milan. Quindici punti su diciotto e la Juventus nel mirino (scontro diretto tra poche ore) cambiano le prospettive, e costringono a una marcia indietro con ammissione dell’errore. Tocca a Luigi Garlando scrivere candidamente: «Il Napoli si alza  all’angolo
competitivo come pochi in estate avrebbero immaginato dopo sole sei giornate. Lo confessiamo per onestà: neppure noi. Immaginavamo di vedere più a lungo la squadra del primo tempo contro il Milan e di Marassi, spaesata e confusa tra vecchie e nuove conoscenze».

E invece no. Il Napoli si è dimostrato all’altezza della quota raggiunta nella scorsa stagione. E ora la partita con la Juve vale già un pezzo di scudetto. Tanto che Garlando scrive: «Prepariamoci a un match che dirà tanto su questo campionato, perché una Juve a +6 sull’avversario, al momento, più competitivo, dopo sole 7 giornate, sarebbe un messaggio tremendamente sconfortante. L’aggancio del Napoli in vetta, ma anche un pareggio in casa dei campioni, trasmetterebbe coraggio alla concorrenza attardata, fermo restando il baratro di valori tra la squadra che ha impressionato a Valencia e le altre».

La maestria di Ancelotti

Il merito di questo Napoli forte e inatteso va a Carlo Ancelotti. Secondo Garlando, «il magistero del tecnico emiliano ha permesso alla squadra di assimilare in fretta una nuova identità. Il 4-4-2 ha compattato un Napoli che era abituato ad allungarsi per deformazione da pressing sarriano. La squadra, plagiata dal passato vincente di Re Carlo, lo ha seguito ciecamente. Carletto ha dispensato Insigne dal galoppo laterale e ne ha ricavato un bomber, più lucido, da 5 gol in 6 partite. Hysaj e Mario Rui, soldatini tattici, erano una filastrocca che ben rappresentava le scelte eterne di Sarri. Vedere in fascia Luperto e, ieri, la testa gialla dell’effervescente Malcuit è un’altra spia del nuovo mondo».

Certo, ora c’è l’esame di laurea. Contro la Juventus, contro Ronaldo: «Sabato scopriremo se tutto ciò basta per pareggiare il vecchio, perché l’ultima volta a Torino il Napoli di Sarri ha vinto. Ancelotti, esperto com’è, è il primo a sapere che Cristiano Ronaldo finora ha solo disfatto le valigie. Partite come quella di sabato, che sanno di scudetto, potrebbero farlo deflagrare. Più la temperatura sale, più CR7 decide».

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