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El Pais: «Essere dell’Atletico Madrid: vincere poco, provare orgoglio e comprendere la vita»

Un discorso sul tifo, partendo dalla condizione dell’Atletico: «Perché una persona dovrebbe rinunciare a sostenere un club vincente, quindi alla finzione di essere un vincente?».

El Pais: «Essere dell’Atletico Madrid: vincere poco, provare orgoglio e comprendere la vita»

Un discorso sul tifo calcistico

Un bel pezzo pubblicato da El Pais, versione cartacea e online. Si parla di tifo calcistico, si parla di Atletico Madrid e della scelta di sostenere una squadra “non vincente”. Una cosa che in questi giorni di “scudetto mancato”, a Napoli, stiamo (ri)vivendo nella sua forza assolutamente divisiva. Paragonare il club partenopeo con i Colchoneros è azzardato, il titolo spagnolo vinto nel 2014, le due finali di Champions (2014 e 2016) e la vittoria in Europa League nel 2012 cambiano la prospettive – l’Atletico ha vinto e il Napoli no, semplicemente -, ma il discorso del giornalista di El Pais parla più di quello che non si è vinto piuttosto che di quello che il secondo club di Madrid ha portato a casa. E allarga il discorso a chi sostiene dei club destinati a vincere zero o pochi trofei. Leggiamo

«Non è chiaro come ci possano essere persone che vogliono essere dell’Atletico Madrid e non di un altro club. È come rinunciare alla finzione di sentirsi un vincitore nella propria vita personale perché la tua squadra guadagna più degli altri. E di farlo volutamente. Davvero non vuoi far finta che i tuoi giorni in questo mondo siano meravigliosi?».

Emozioni autentiche

Poi però parte il discorso sulle emozioni: «A volte, pur senza essere predisposto alla gloria, il destino sembra concedere ai tifosi Colchoneros una nuova possibilità. Come un’altra finale europea. Anche in quel caso, l’Atletico è sepolto da un lancio continuo di ma: “ma gioca male”, “ma si difende soltanto”, “ma è una squadra che picchia”. Però questo è l’Atletico. E al mondo, per tutti, non esiste un solo giorno senza ma. I sostenitori che affollano il Wanda Metropolitano, dopo la vittoria contro l’Arsenal, hanno vissuto uno di quei momenti in cui c’è un senso di immensità, anche se non si sa esattamente cosa sia l’immensità».

«A quel punto in molti ti ricorderanno che sei l’Atletico, che non sai come vincere le finali (un altro ma), che il loro gioco è superiore dal punto di vista morale e che le loro squadre sono nate per vincere a tutti i costi. Il tifoso colchonero può rispondere che Simeone, in questi anni, ha costruito una squadra che fa più di quello che può. Che fa quanto serve per vincere certi titoli, magari non tanto per vincerne altri. Ma la vita è così, non puoi fare molto altro che spingerti al limite, anche oltre magari. Poi scopri che non è abbastanza, e allora ammetti la realtà. Pur provando orgoglio per ciò che hai ottenuto. Esattamente come ognuno di noi fa durante tutto il corso della sua vita».

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