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Lotti: «La riforma della legge Melandri renderà la Serie A più interessante »

Le parole del ministro dello Sport Luca Lotti: «Insieme agli stadi di proprietà, una diversa redistribuzione dei diritti tv renderà più bello il campionato».

Lotti: «La riforma della legge Melandri renderà la Serie A più interessante »

Le parole del ministro

Il campionato di Serie A sarà più bello e interessante grazie alla riforma della Legge Melandri. Non abbiamo messo le virgolette, ma sono le esatte parole del ministro dello Sport Luca Lotti. Per spirito di condivisione assoluta, abbiamo deciso di fare nostro questo pensiero. Lotti lo ha espresso a margine della presentazione del nuovo stadio di Pescara.

Lotti spiega come la redistribuzione degli introiti televisivi potrà migliorare appetibilità e competitività del torneo: «Assegneremo maggiori risorse alle società più piccole rendere il campionato più bello e interessante. Per prima cosa abbiamo aumentato la fetta da dividere in parti uguali: dal 40% si passa al 50%. Poi si è puntato sulla meritocrazia Da qui l’idea del 30% legato ai risultati sportivi, e nella legge abbiamo già previsto come avverrà la ripartizione». La seconda parte di queste dichiarazioni è tratta da un’intervista rilasciata a Il Messaggero.

Leggiamo ancora: «Per quanti riguarda la parte meritocratica, un 15%, sarà in base alla classifica e ai punti ottenuti nell’ultimo campionato: sarà uno stimolo per ogni club, soprattutto nelle ultime giornate. Un 10% verrà considerato sulla base dei risultati degli ultimi 5 anni. Poi un 5% sarà legato a risultati internazionali e nazionali a partire dalla stagione sportiva 1946/47»..

I bacini d’utenza

La riscrittura dei parametri legati al bacino d’utenza: «Per quanto riguarda l’ultimo 20%, sarà determinato dal pubblico di riferimento di ciascuna squadra. Terremo principalmente conto del numero di spettatori paganti allo stadio degli ultimi tre campionati».

Ovviamente, però, la redistribuzione dei proventi tv è solo un primo passo. Lo suggerisce anche Lotti, che spiega come un reale upgrade del calcio italiano debba necessariamente passare per gli stadi di proprietà: «Sono un pezzo del futuro. Il ragionamento della ristrutturazione degli stadi aiuta a vedere un calcio e uno spettacolo diversi. Sono convinto che, di pari passo con i diritti tv, stadi nuovi, più funzionali e più belli, di proprietà delle società potranno aiutare l’intero comparto ad avere uno spettacolo migliore».

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