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Reina è il portiere del Napoli. Quando para e quando sbaglia

Il Napoli ha scelto Reina, senza ripensamenti e quindi bypassando i difetti. Accettare Pepe per quello che è vuol dire aver equilibrio nei giudizi e nei confronti.

Reina è il portiere del Napoli. Quando para e quando sbaglia
Reina

L’equilibrio

Il concetto da cui bisogna partire è quello espresso da Gianni Montieri nella sua Napoli-Feyenoord non guardata. Lo copincolliamo, senza filtri o cambiamenti:

Reina è di nuovo un grande portiere. La questione sta diventando ridicola, se la osserviamo dal punto di vista dei tifosi. Fa un errore è un cesso, para un rigore è il portiere migliore del mondo. Non partecipo a questo gioco, ma so che il mio portiere e lo sostengo quando è il caso.

Crediamo che questa sia la versione definitiva, quella che risolve questa situazione. Nel senso: Reina è il nostro portiere, lo sarà e comunque lo sarebbe stato in ogni caso – per scelta del tecnico, avallata e spalleggiata dalla società. Quindi, va sostenuto e criticato in maniera costruttiva. Un atteggiamento costruttivo, appunto. Quello che si dovrebbe avere sempre. Secondo cui tutte le cose che conosciamo e giudichiamo, anzi soprattutto quelle, vanno giudicate con equilibrio.

Cos’è Reina

Ecco, sappiamo e sapevamo tutti cos’è Reina. Quali sono le sue qualità. Una definizione veloce: Reina è un portiere dalla grande reattività, bravissimo a gestire una difesa con atteggiamento proattivo e propositiva e a giocare con i piedi – conseguenza a pioggia. Allo stesso tempo, però, ha qualche problema nella gestione di tiri all’interno dello specchio della porta. E che ha per questo un rendimento puro, come portiere, che diventa fatalmente e inevitabilmente altalenante.

Ovviamente, tutto questo discorso fa riferimento a un livello qualitativo alto. Ovvero, per farla breve: quanti e quali sono i portieri migliori di Reina in Serie A? Buffon, Donnarumma, Handanovic, probabilmente nessun altro. Ecco, appunto. La somma dei pregi e dei difetti di Reina lo elegge comunque tra i migliori del nostro campionato, e tra i primi 20 in Europa. Ma anche se fosse tra i primi 25 o 30, la cosa non cambia. Sì, perché il settore tecnico del Napoli ha scelto Reina. Reina, dunque, è il portiere del Napoli. Senza ulteriori discussioni.

Atteggiamento

Ieri è stata una serata positiva per Pepe. Questo non fa di lui il miglior portiere possibile per il Napoli, Rulli (domani, più di oggi) probabilmente sarebbe stato al suo livello. Ma il Napoli ha deciso di fidarsi, nonostante i possibili ed eventuali problemi tecnici che questa decisione potrebbe portare. Finora, facendo un bilancio sommario tra costi e benefici, il Napoli ha tanto da restituire al Reina di Bologna mentre lui ha sulla coscienza Kharkhiv. Più Ferrara, ma quella indecisione è rimasta senza conseguenze perché nel frattempo è cresciuto il Napoli.

Recriminare o esaltare ogni volta vuol dire fare il male anche di Reina. Noi spesso abbiamo scritto che il portiere spagnolo abbia un problema, quindi possa rappresentare un problema. Vero. E abbiamo spesso segnalato come un’alternativa avrebbe fatto bene, probabilmente, al Napoli. Al Napoli di oggi, al Napoli di domani. Ma, appunto, parliamo di un’alternativa. Perché sapevamo, sappiamo, che un qualsiasi altro portiere sarebbe diventato il dodicesimo azzurro. Almeno per quest’anno. Perché i portieri sicuramente migliori dello spagnolo non sono accessibili. Gli altri sarebbero stati una scommessa. Sarri e il Napoli hanno optato per la sicurezza. E per la difesa a oltranza del calciatore, nonostante gli errori. Ecco, magari è un atteggiamento miope perché “innamorato”, ma intanto Reina ha dimostrato (già) in due occasioni di poter far essere decisivo per il Napoli, in positivo. E una volta in negativo. Ma questo è Reina. Lo sapevamo, lo sappiamo. Andiamo avanti.

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