Posta Napolista / Vivo a Bologna da vant’anni, è esagerato enfatizzare il clima di ostilità verso Napoli ed i napoletani. Anche noi fischiammo il loro striscione sulla strage di Casalecchio
Vivo a Bologna da vent’anni
Sono un napoletano che vive a Bologna da vent’anni. Vivo a cento metri dallo Stadio Dall’Ara, e domenica sarò nel settore ospiti come capita quasi sempre quando gioca il Napoli a Bologna. Dunque: è vero che c’è una certa rivalità, ma enfatizzare il clima di ostilità verso Napoli ed i napoletani è esagerato. Qui nel mio palazzo in tanti andranno allo stadio, lo stesso faranno molti colleghi di lavoro e amici. Alcuni saranno nel settore ospiti, altri con la sciarpa rossoblu in altri settori. E lo sfottò reciproco dura già da un paio di settimane ma è civile e divertente con tutti.
I nostri fischi per lo striscione sulla strage di Casalecchio
Il tifo a Bologna è molto popolare e molto sentito. Allo stadio vanno giovani e anziani. La domenica si vedono gruppi familiari dagli ottanta ai cinque anni avviarsi ai cancelli. Sono molto legati alla squadra della loro città. Come lo siamo noi a Napoli ed al Napoli. È vero, negli ultimi anni ci sono stati striscioni razzisti. Ma nello stesso anno del vergognoso striscione sul Vesuvio, io ero allo stadio, dal nostro settore partirono i fischi quando i tifosi del Bologna mostrarono uno striscione che ricordava le vittime della strage dell’Istituto Salvemini di Casalecchio. Forse era il caso di applaudire o stare zitti per fare bella figura.
Secondo me state spingendo troppo il gas sulla rivalità, che c’è ma è solo sportiva. Dare tutta questa importanza ad uno striscione razzista della curva ed appiattire Bologna ed il Bologna su quella immagine è come appiattire Napoli ed il Napoli sulle posizioni di napulegni, ultras e papponisti. Siamo in tanti napoletani a vivere a Bologna. E in tanti saremo allo stadio con la sciarpa azzurra. Scambieremo battute con amici e colleghi bolognesi. Sono brave persone. Amano anche loro i loro figli.