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A differenza di Higuain, il “traditore” Kevin Durant sta vincendo tutto

Ha lasciato Oklahoma per vincere, proprio come Gonzalo, facendo infuriare i tifosi. Ma lui sta dominando la finale Nba con i Golden State Warriors

A differenza di Higuain, il “traditore” Kevin Durant sta vincendo tutto

Paul Pierce, the truth

“Kevin Durant è come un bimbo che a scuola viene picchiato dai bulli; ha deciso di unirsi ai bulli per evitare di farsi male di nuovo”. Così la stella Nba Paul Pierce, ritiratosi quest’anno e vincitore di un titolo con i Boston Celtics, aveva commentato pochi giorni fa il passaggio dell’ex campione degli Oklahoma City Thunder alla corte dei Golden State Warriors in procinto di aggiudicarsi il titolo contro Cleveland con un percorso nei playoff che – per ora – parla chiaro: 15 vittorie, zero sconfitte.

Si è unito ai bulli

Durant è dunque andato a rinforzare una squadra già fortissima, vincitrice del titolo 2015 e finalista nel 2016, annata in cui ha comunque migliorato il record di vittorie dei Bulls di Jordan in stagione regolare: 73 vittorie e solo 9 sconfitte. L’anno scorso ai playoff i Thunder di Durant (e Westbrook, probabile Mvp di questa stagione) furono eliminati proprio dalla squadra di Oakland, facendosi rimontare da un vantaggio di 3-1 nella serie (vince chi arriva a 4…). Durant, ala piccola di grandissimo talento che non è ancora riuscito a vincere un titolo, ci è andato a un soffio. Poi però ha scelto, tra le polemiche, di salire sul carro del vincitore. Di andare con quelli che lo avevano bullizzato, per dirla con Paul Pierce, non a caso soprannominato The Truth, “la verità”.

A Oklahoma City hanno bruciato le sue magliette

Vi ricorda qualcuno? Il trasferimento più discusso degli ultimi anni si è tra l’altro consumato proprio nello stesso periodo di quello di Gonzalo Higuain dal Napoli alla Juventus: luglio 2016. Mentre l’argentino firmava un quadriennale da 7,5 milioni a stagione per accasarsi a Torino, il 28enne di Washington firmava un biennale da 54,3 milioni di dollari per diventare il terzo degli Splash Brothers, con Stephen Curry e Klay Thompson.

La maglia di Durant con gli Oklahoma Tunder dopo il passaggio ai Golden State Warriors

La reazione dei tifosi di Oklahoma City fu persino più violenta di quella dei napoletani, da molti in Italia considerata eccessiva: non si contano, su YouTube, i video con i fan che bruciano la maglia del loro ex beniamino. Durant fu poi fischiato in pre-season persino a Toronto, a testimonianza di una disapprovazione trasversale, per non parlare delle volte che in stagione è dovuto andare a far visita alla sua ex squadra: è finita praticamente in rissa, altro che Higuain che indica De Laurentiis in tribuna al San Paolo e che non esulta ai gol.

Anche lui, come Higuain, voleva vincere qualcosa

L’analogia con la storia del Pipita partiva dagli stessi presupposti: entrambi firmavano innanzitutto per “vincere qualcosa”. Ma lì si ferma. Perché se è vero che Higuain ha vinto scudetto e Coppa Italia (titoli già ampiamente alla portata della Juventus da anni), è altresì vero che ha fallito l’appuntamento con l’agognata Champions League che rappresentava il vero salto di qualità da far giustificare un investimento che sappiamo essere di 90 milioni. Durant invece vincerà salvo clamorose sorprese un titolo che Golden State doveva riconquistare dopo la beffa dello scorso anno, e ha portato la squadra ad alzare visibilmente i propri limiti: nessuna partita persa sinora ai playoff, roba che nemmeno Jordan, e soprattutto un impatto devastante sulla finale con Cleveland.

Decisivo, a differenza di Gonzalo

Nelle tre gare sinora disputate ha realizzato 38, 33 e 31 punti, con 14 punti solo nell’ultimo quarto (10 degli ultimi 11 punti della squadra e il tiro da 3 decisivo) in gara 3 a Cleveland, la partita che probabilmente deciderà il titolo. Dopo una stagione che, pur contrassegnata da un infortunio, lo ha visto segnare 25 punti a partita con percentuali mai viste in carriera (53% dal campo e 37,5% da tre punti), e un player efficiency rating (il dato inventato dagli americani per misurare l’impatto di un singolo giocatore) di 27.6, contro una media di 15 in Nba.

Ha migliorato le sue statistiche

Un dominio, quello dei Warriors e soprattutto di Durant, che nessuno può mettere in discussione e che è ben lontano dai soli 5 gol in 12 partite di Higuain in Champions League (appena uno ogni 208 minuti), dei soli 2 nella fase a eliminazione diretta (la doppietta a Montecarlo), e del velo pietoso da stendere sulla finale di Cardiff. Lui, a differenza di Durant, le sue statistiche – pur buone in campionato – le ha peggiorate rispetto all’ultimo anno col Napoli. Altro che “gol-scudetto” segnati alla Roma e al Napoli nel girone d’andata. “Al momento Kevin Durant è il più forte del mondo”: lo ha dovuto riconoscere persino il critico Paul Pierce, detto The Truth. Che in inglese significa “la verità”, quella che fa male a Higuain e alla Juventus.

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