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Mertens è lo scugnizzo di Lovanio, Gabbiadini ride dentro

Mertens è lo scugnizzo di Lovanio, Gabbiadini ride dentro

Pensieri pensati da Mertens

Niente, è stabilito,: io gioco e faccio tre gol, accussì. Ho deciso, nessuno potrà farmi cambiare idea. Ma come? Tu dici che fare tre gol è difficile? Ti sembro uno da cose facili? Se mi piaceva vincere facile mica nascevo in Belgio e – non contento – venivo a vivere a Napoli. Mi fossero piaciute le cose facili sarei nato a Londra, che so a Parigi. Invece, non sono così. Pure il ragù va fatto come si deve, con relativo – e lunghissimo – stordimento di braciole, anche per questo sono venuto a vivere qui. Comunque, dicevamo, gioco e faccio tre gol e mi dispiace per gli altri che poi sono i bolognesi, ma nemmeno troppo. Vuoi sapere come li faccio questi tre gol? Aspetta, pensavo di sfoderare un po’ del mio repertorio, me vulesse attiggià nu poco. Tipo quando eravamo ragazzini e giocavamo dinte ‘e vich’ di Lovanio, noi scugnizzi delle Fiandre giocavamo e ci divertivamo. Il primo pensavo di farlo abbastanza classico, vorrei presentarmi al limite dell’area, un po’ spostato a sinistra, un paio di finte a modo mio, poi affondo e tiro, che dite? Secondo me funziona. Come scugnizzo di Lovanio, per il secondo gol pensavo di presentarmi solo davanti a Mirante, magari sfruttando un assist strepitoso, che so, di El Kaddouri, e batterlo senza pietà. Per il terzo – atteggiandomi assaje – ho in mente – così l’ho immaginato – di calciare una seggiata dal limite, naturalmente, imparabile. Prima e dopo, faccio magari un paio di assist, che dite, sto esagerando? Secondo me no. I tre gol li faccio nel secondo tempo. Mercoledì sera, invece, mentre gli altri giocheranno io vado a mangiarmi i taralli a Mergellina, ‘nzogna e pepe rigorosamente delle Fiandre/Furcella. Saluti.

Decisioni di Gabbiadini

Questa cosa della mia faccia triste deve finire. Certo che ve ne inventate di stronzate. Ma quale tristezza, scusate? Io sono una persona felice, essere umano felice, attaccante felice. Gioco poco, dite? Gioco quando e come si può, vorrei vedere voi col centravanti titolare che fa 30 gol; uagliù, ma a voi nemmeno a pulire gli spogliatoi vi metterebbero. Ho deciso di essere calciatore del Napoli, quando ho deciso sapevo, poi ho deciso di spendere bene le occasioni che mi capitano. Stasera contro il Bologna, squadra alla quale sono affezionato, città che amo, e non sto qua a riepilogare i motivi, voglio fare almeno due gol. No, non esulterò, ma mica perché sono triste, non esulterò per rispetto. I tifosi del Napoli capiranno, loro capiscono sempre, mi sono affezionati e mi sostengono. C’è un’altra cosa: molti dicono che sono lento. Non hanno compreso niente. Io sono un falso lento, stasera lo dimostrerò. Farò un primo gol, così: taglierò verso l’area suggerendo il passaggio a Mertens, prenderò il tempo al difensore, arriverò sulla palla in tempo e coordinatissimo, e poi – di sinistro – senza nemmeno guardare perché il secondo palo lo sappiamo tutti dove sta – insaccherò. Andremo in vantaggio, dopo la partita sarà in discesa. Giocheremo bene, farò il secondo su rigore. Grazie ai compagni, grazie al mister, grazie ‘a maronn’. Doppietta. Nel secondo tempo uscirò un po’ prima, applausi del pubblico. Riderò, è ovvio. Uè Dries, quei taralli diventano due.


Un’assurdità capitata a Lopez

Gooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooollllllllllll!!!!!!!!!!!


Una commozione di Zuniga

Ma che bello sentire il San Paolo cantare e l’abbraccio dei miei vecchi compagni, ma che emozione, a un certo punto veramente volevo cantare “Un giorno all’improvviso”, mi sono sentito disorientato, deluso per la sconfitta ma commosso da napoletano. Non ho capito niente, né durante il match, né dopo.


Gli appunti del drone Giggino

Ho preso un turno di vacanze,  anche i droni devono riposare. Ho lasciato le sigarette a Sarri. Mister, fumatela da solo e in silenzio, è meritata.

Note a margine:

–          È bellissimo riascoltare le frasi di Mauro il giorno dopo, è satira già scritta.

–          Vogliamo parlare dei baffetti di Allan? Meglio di no.

–          Mertens entra in cinque dei sei gol, perché in uno si stava prendendo un caffè sulla fascia.

–          Acquafresca esiste ancora, sono serio: l’avevo rimosso.

–          #IoStoConSarri dalla prima.

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