ilNapolista

Ancelotti è di nuovo in finale di Champions con il suo calcio non etichettabile (Zazzaroni)

Sul Corsport: due anni fa, a Parigi, spiegò la vittoria in finale con la semplicità dei grandi: «Il portiere ha parato e il centravanti ha segnato»

Ancelotti è di nuovo in finale di Champions con il suo calcio non etichettabile (Zazzaroni)
Real Madrid's Italian coach Carlo Ancelotti reacts as he speaks during a press conference at the Etihad Stadium, in Manchester, in north-west England, on April 16, 2024, on the eve of their UEFA Champions League quarter-final second-leg football match against Manchester City. (Photo by Oli SCARFF / AFP)

Ancelotti è di nuovo in finale di Champions con il suo calcio non etichettabile. Lo scrive Ivan Zazzaroni direttore del Corriere dello Sport.

Scrive il direttore del Corsport:

Ancelotti è di nuovo in finale di Champions con il suo calcio non etichettabile. Perché è portatore sano di uno sport al quale si vuole sempre aggiungere qualcosa di inutile: Carlo ha la capacità di restituire all’appassionato la complessità e l’incanto di qualcosa che conosce alla perfezione e che per lui non ha più segreti. E adesso lo immagino mentre si accende una sigaretta e, boccata dopo boccata, spiega a qualcuno la chiave della sua ultima vittoria, così come fece a Parigi due anni fa, con la semplicità dei grandi: «Il portiere ha parato e il centravanti ha segnato».

A forza di portieri che hanno parato e centravanti che hanno segnato, Carlo ha scritto alcune delle pagine più belle e vincenti della storia di Milan, Chelsea, Psg, Bayern e Real Madrid.

L’ha fatto sdrammatizzando, conservando le tensioni dentro di sé, non manifestandole: «Li abbiamo asserragliati nella nostra area», mi spiegò dopo il pari di Manchester la notte tra il 17 e il 18 aprile.

Ancelotti rende tutto più semplice e genuino e ormai è diventato una fede: non a caso il Bernabeu ha creduto nella rimonta fino all’87’ quando l’impresa si è compiuta. Alla fine l’ho visto cantare l’inno del Madrid insieme ai tifosi, lui da solo al centro del Bernabeu. Ed è l’immagine più bella e spontanea di un altro mercoledì da Carletto.

Ancelotti trasforma Joselu in Benzema, Joselu è il Petagna del Real Madrid (rimonta e va in finale)

Ancelotti e sai cosa bevi. Il Real Madrid ancora una volta ribalta la partita e vince una partita che sembrava perduta. Al minuto 87 il Bayern era in vantaggio 0-1 con gol di Alphonso Davies. Poi succede l’impensabile. Neuer – fin lì il migliore dei suoi – non blocca un tiro piuttosto innocuo di Vinicius e Joselu è lesto e bravo a ribattere in rete. Tre minuti e Joselu (ancora lui) raddoppia solo a porta vuota su cross di Rudiger. Inizialmente segnalato il fuorigioco che in realtà non c’era. Il Bayern non si è più ripreso nonostante i 15 minuti di recupero concessi da Marciniak.

Il Madrid ha una forza spaventosa. E in panchina ha un genio del football.

La finale sarà tra Real Madrid e Borussia Dortmund. Si giocherà il primo giugno a Wembley.

ilnapolista © riproduzione riservata