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Le pagelle / Zapata, nu ddio e fisico. Benitez, hombre vertical

REINA 7 – Poco lavoro e, sui rinvii, lanci mirati per gli attaccanti azzurri. Esce fuori area di testa per rimediare a un errore di Britos. Unica parata di rilievo quella sul tiro di Feftatzidis (78’). Padrone dell’area di rigore, regista della difesa. Sì, ma non sminuirlo così. Ha fatto una ddio di parata contro quello dal nome impronunciabile che non intendo ricopiare dal rigo dove l’hai scritto tu. Emozionati, Mimmo!!! – 7 MESTO 7 – È il più continuo dei difensori. Non si fa condizionare da un’ammonizione immediata (4’ intervento falloso) e domina sulla sua fascia contro qualunque avversario da Antonini, a Stojan, a Santana. Puntuale sulle diagonali. Ha un nome che lo condanna, deve faticare il doppio per apparire migliore – 6 ALBIOL 6,5 – Qualche difficoltà contro Gilardino. Non rientra dopo l’intervallo per un problema fisico. Altro che difficoltà… l’ha preso a sedie in faccia! – 6 CANNAVARO 5 – Entra al 46’ per l’infortunato Albiol. Fa a botte con Gilardino. Rischia il rigore sulla punta genoana quando l’atterra al 68’, ma per fortuna Gila era in fuorigioco (dubbio). Non ha ben chiari i movimenti della difesa a quattro giocando distante da Britos. Mi taccio. Altrimenti lascia il Napoli come ha fatto con i social – 4 BRITOS 5,5 – Le solite leggerezze e l’errore grave al 24’ quando sul lancio di Biondini per Calaiò non copre e costringe Reina a uscire dall’area per salvare. Un po’ meglio nella ripresa sotto la pressione del Genoa con una serie di buoni interventi su Gilardino e Calaiò. Io non lo capisco, ma davvero. A volte fa delle cosaccie che ti verrebbe da prenderlo a schiaffi. Poi si riprende con altre piccole (e più sporadiche) cose che sembrano far intravedere un buon giocatore. Ma chist’ chi è?? – 5 ZUNIGA 5,5 – Fascia di capitano con Cannavaro e Hamsik in panchina. Limita la sua effervescenza per custodire la fascia sinistra dove si fionda Vrsaljko per il cross e svariano Calaiò e Biondini. Un capitano che non capitana, ecco – 5 BEHRAMI 7 – Indispensabile. Dà sicurezza, pressing, presenza continua a centrocampo e a protezione della difesa. Tiene a bada Kucka e va su tutti i portatori di palla genoani. Madonna quanto mi fa impazzire! – 7,5 INLER 7 – Il voto alto è per il primo tempo. Non marcato, dirige tutte le operazioni azzurre con grande maestria e anche una certa speditezza. Buoni lanci e ottima visione di gioco. Cala alla distanza. Nel secondo tempo è appena sufficiente. Finalmente costante nel rendimento. Finalmente non sento più “che l’abbiamo preso a fare?”. Finalmente – 7 CALLEJON 6,5 – Qualche spunto offensivo, ma si fa vedere di più in fase di contenimento, prima su Antonini, poi su Santana che insistono sulla sua fascia. Un colpo di testa parato. Sempre attento e continuo. Inefficace una punizione a giro dal limite. All’inizio perde palla al limite dopo uno scambio con Pandev, poteva andarsene in gol. Mah. All’inizio mi pareva molto meglio – 6 PANDEV 7,5 – Una doppietta, ma non è tutto anche se fatica a difendere palla intestardendosi a non mollarla. Perde una buona occasione al 2’ sull’invito di Mesto: viene anticipato in area. Sembra lento, ma mette in difficoltà i difensori genoani. Parte da lontano, è una mezzapunta. I gol valgono la vittoria e perciò viva Pandev. Esce all’80’. Due golchegol e i tre punti sono nostri. Grande Goran – 7,5 DZEMAILI s.v. – Entra al posto di Pandev negli ultimi tredici minuti (recupero compreso). Si fa vedere poco mentre il Napoli è costretto a difendersi. Fa nient – s.v. INSIGNE 7 – I due gol di Pandev nascono da due suoi assist. In attacco nel primo tempo, spesso cambiando la posizione con Callejon, svariando anche al centro. Contiene come può le discese di Vsraljko, l’esterno destro genoano di centrocampo. Cerca il tiro, ma va fuori bersaglio due volte. Eccezionale uno stop fuori area ad addomesticare un pallone che scendeva in verticale. Notevole la serpentina con cui evitava, l’uno dopo l’altro, Vrsaljko e Matuzalem. Finezze da scugnizzo. Più di contenimento nella ripresa (ma non è il suo mestiere). Due assist, due intuizioni, due finezze da scugnizzo, come dici tu. Ha gli occhi furiosi e vispi come due nocciole e in quegli occhi c’è Napoli. Mi piace, mi piace assai. Ma assai assai – 7,5 DUVAN ZAPATA 5 – Debutto assoluto del giovane colombiano, 22 anni, che il Napoli ha preso dall’Estudiantes per sei milioni di euro. Fisico notevole, un panterone che qualcuno ha avvicinato a Zalayeta, lento nei movimenti, non ancora pronto. Perde quasi tutti i contrasti. Agevola il secondo gol di Pandev portandosi dietro un difensore e aprendo così lo spazio al macedone per il tiro. Esce al 58’. Un mammasantissima. ‘Nu ddio e fisico. Stai sottovalutando come ha agevolato il secondo gol di Pandev: si è tirato Portanova per il collo come per magia, eh – 6 HIGUAIN 5 – Entra per Duvan Zapata perché il colombiano non incide. Gioca mezz’ora senza grandi risultati e si fa ammonire per proteste dopo uno scontro perduto. È apparso stanco, si spera che esploda contro l’Arsenal martedì a Londra. Sbaglia il lancio per Callejon in un favorevolissimo contropiede (61’), si fa chiudere da De Maio al tiro (71’), conclude alto al 92’. Higuain per me è “core”. Ma non gli posso dare di più – 6 BENITEZ 7 – Schiera un buon Napoli, squadra padrona nel primo tempo, poi troppo schiacciata nella ripresa e senza più il giro-palla che il tecnico spagnolo pretende. Stavolta tiene fuori solo due assi nel turn-over, Hamsik in panchina, Higuain in campo solo nell’ultima mezz’ora. Sorride anche a Marassi, ma qualche volta si arrabbia. Deve utilizzare Cannavaro per l’infortunio di Albiol, non ne riceve una buona risposta. L’impiego di Pandev lo ripaga alla grande con i due gol della vittoria. Fa debuttare Duvan Zapata che non può dargli molto all’esordio. Sul colombiano Benitez dovrà lavorare molto per esaltarne il fisico robusto, velocizzandone però le giocate. Il turnover contro il Sassuolo ai tifosi non è piaciuto? Lui se ne fotte e lo ripropone contro il Genoa. Stavolta, fuori Higuain e Hamsik. Zapataquestosconosciuto al debutto, anche se veniamo da un pareggio pari a una sconfitta e forse non sarebbe il caso osare. Ho una parola sola per definire un allenatore così: “Teneppall”. Due guance da prendere a morsi, occhi furbi accussì. Rafa, j’adore – 8 MIMMO CARRATELLI e ILARIA PUGLIA

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