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Povero calcio italiano
è ai limiti della decenza

Premesso che oggi c’è da segnalare un Gianni Mura d’annata sui novant’anni di Alfredo Martini, non si può tacere del disastro italiano in Champions. Sì, lo so, il Napoli gioca stasera, voi fate gli scongiuri, ma sapete quel che penso dell’Europa League, quindi non sono scaramantico.
Ma torniamo alla Champions. Il Milan, primo in campionato, si è fatto battere in casa dal Tottenham, quarto in classifica in Premier, e soprattutto privo del giocatore più forte, l’esterno sinistro Bale. E, tra l’altro, i rossoneri hanno perduto non solo in campo, ma anche fuori, con quell’assurdo gesto di Rino Gattuso nei confronti di Joe Jordan, lo squalo, che tra l’altro è stata una pagina significativa della storia rossonera, quella del dolore e della B. Vabbè.
Ieri sera, poi, la Roma ne ha presi addirittura tre all’Olimpico dallo Shakhtar, compromettendo la qualificazione ai quarti. Insomma, il nostro calcio è messo veramente male. Avvitato su se stesso. Non ci si rende conto che offriamo uno spettacolo ai limiti della decenza, non riusciamo più ad essere competitivi in Europa, ad eccezione dell’Inter dello scorso anno. L’altra eccezione, per ora siamo noi. E, al di là del risultato di stasera, ne va dato merito a Mazzarri che ha creato una squadra tosta, ostica da affrontare, mai arrendevole, pronta a fare male ogni qual volta capiti l’occasione. E, soprattutto, con una mentalità vincente.
Massimiliano Gallo

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