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Però chiagnarusi no
Giochiamocela in campo

Vabbè, è andata com’è andata. E Lavezzi non giocherà in campionato per le prossime tre giornate. Io su questa vicenda non ho le idee chiarissime, nel senso che non riesco a fare il moralista ma nemmeno il complottista. In campo non si sputa, non c’è che dire. Nemmeno per reazione a un altro sputo.Il calcio è uno sport e i valori dello sport sono sacrosanti.Ma, come ha scritto Claudio Botti, ciascuno ha il diritto alla difesa e la verità processuale non è detto che debba coincidere con quella storica. Il Napoli ci ha provato e ha perduto. La pistola fumante (o sputante) l’ha portata Mediaset? E vabbè, se non avesse sputato nessuna telecamera lo avrebbe potuto incastrare.
Resta il fatto che Lavezzi ha sbagliato a cadere nella provocazione. Ma serve anche questo. E’ un altro passo che il Napoli tutto compie in quel processo di maturazione che da mesi sta avvenendo sotto i nostri occhi. Si può sbagliare, lo ha fatto persino un fuoriclasse come Zidane in una finale mondiale. Si sbaglia e si paga. I complotti, però, lasciamoli stare. Cominciamo a fare paura? Bene. Meglio così. Ma finora non c’è nulla che possa far presagire l’esistenza di un complotto ai nostri danni.
Tre giornate senza il Pocho sono pesanti. Ma la squadra c’è. Lo ha già dimostrato in passato. Non facciamo i chiagnarusi (Bracale docet) e giochiamocela in campo. Contro il Catania (la gara più importante), poi a Milano e quindi col Brescia. Siamo una squadra, lo abbiamo già dimostrato. E lo saremo anche senza un giocatore fondamentale come Lavezzi.
Massimiliano Gallo

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