
La fatica di Pesaola per la convivenza di Sivori e Altafini, Omar non gliela passava mai
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- Fiore lo comprò dal Milan, i tifosi rossoneri lo chiamavano “coniglio”. Eppure a Palermo finì a processo per il gesto dell'ombrello ai tifosi sicilianidi
- Fiore lo comprò dal Milan, i tifosi rossoneri lo chiamavano “coniglio”. Eppure a Palermo finì a processo per il gesto dell'ombrello ai tifosi sicilianidi
- Lauro lo comprò per 4mila dollari, aveva 19 anni. Calciava sempre fuori, poi incontrò Pesaola. Una sua doppietta riportò il Napoli in Serie Adi
- «Il calcio di oggi assomiglia all’ufficio del catasto» disse l'uomo che vinse a Cagliari. «Un brocco è un brocco anche a zona», firmato Vujadindi
- Mai pizza e mandolino. Crebbe all'ombra di due malandrini: Sivori e Altafini. E al tempo delle grandi mezzali: da Bulgarelli a De Sisti. Fu corteggiato dal Milandi
- Diecimila tifosi e lo striscione “Tu si na cosa grande” lo accolsero alla stazione di Mergellina. Riceveva 50 lettere al giornodi
- Segnò al Torino allo stadio Collana. Era devastante, aveva la dinamite nei piedi. Rivalità e gelosie minarono il tandem con Jeppsondi
- Non prese gol in 18 gare, miglior difesa del torneo con 17 reti (più 2 a tavolino). Zurlini abbatteva gli avversari con la mossa, Zoff si allenava fino a seradi
- Colpi geniali, e il tocco a sorpresa da fermo apriva ogni porta. La foglia morta. Condusse il Napoli Primavera alla conquista dello scudettodi
- Fu Monzeglio a suggerire il suo acquisto. Dopo quattro anni, il Comandante lo cedette al Torino perché lui voleva l'Inter. Il flirt con la tennista Lazzarinodi
- Quando morì, la moglie Fiora disse: “È morto un uomo crudele, prepotente, dittatore, però così intelligente da non potermene staccare»di
- RACCONTI DI UN ALTRO CALCIO - Uno fu squalificato venti volte, sputava agli avversarti. L'altro era un biondo elegante, a ogni gol Agnelli gli regalava una muccadi
- RACCONTI DI UN ALTRO CALCIO - Il Dopoguerra, Radio Napoli con Arnaldo Foà, il pareggio per 2-2 al Vomero con lo squadrone di Valentino Mazzola. Poi, la tragediadi
- I RACCONTI DI UN ALTRO CALCIO - Quando allenatori, giornalisti e calciatori facevano notte all'osteria e non c'erano le barriere di oggi