
Allenatori volanti nel cielo di Napoli
di
- È tempo di avvistamenti, non di Ufo ma di Ico: Identified Coach Object, che sfrecciano nel cielo di Aurelio De Laurentiis, straordinario contattatore di allenatoridi
- È tempo di avvistamenti, non di Ufo ma di Ico: Identified Coach Object, che sfrecciano nel cielo di Aurelio De Laurentiis, straordinario contattatore di allenatoridi
- Vinicio lo liberò dalla prigionia del catenaccio. Ebbe qualche difficoltà nella tattica del fuorigioco ma poi si inserì perfettamente nei meccanismidi
- Dovesse arrivare, De Laurentiis lo presenterebbe come il suo Lucky Luciano . Uomo di campagna che ha vinto in Russia, come nemmeno Napoleonedi
- Mi piacerebbe molto vedere Allegri sulla panchina del Napoli: musetto, corto muso. Ma il prossimo allenatore sarà Carlo Verdonedi
- Bentornato in questo mondo di Paratici e Lotito, ammanèttati ancora. Ma non so se stavolta ti troverai benedi
- RACCONTI DI UN ALTRO CALCIO - Era ancora un gioco con interpreti spesso rudi tra i quali fioriva qualche bel petalo di classe tra i più virtuosidi
- Si è spento a 91 anni. Uomo di mare, di letture, di aneddoti. Aveva reso con garbo rigore e sfarzo signorile il Circolo Savoia una “dimora”, una casa di amicidi
- Ascoltava i dischi del jazz e fumava la pipa. «Ha ragione Liedholm: gli schemi sono belli, sono bellissimi in allenamento. Senza avversari riescono tutti"di
- Nulla vinsero, ma ne avevano le qualità, mancarono le occasioni. Scoglio e Galeone passarono anche per Napolidi
- Così fu strappato alla sua Genova (lavorava già all'Ilva) il grande rugbista scomparso. Era il 1966. Al Collana in diecimila seguivano quella squadradi
- Qui ve ne racconto qualcuno. Ulivieri e Lenin, Viciani troppo in anticipo sui tempo col suo gioco corto. Il vulcanico Fascettidi
- Si presentò e disse: “Il mio traguardo è liberare il gioco del calcio dalla schiavitù degli avversari”. E ordinò la costruzione della famosa gabbiadi
- I carri armati in Cecoslovacchia, Palermo, il Foggia dei miracoli, il calcio all'attacco, poi la guerra al doping, le frecciate con Moggi, la sua finedi
- Giocò fino a 39 anni. Insegnò calcio leggiadro. Faceva allenamenti duri, ma divertenti. Superstizioso, lo accompagnava il guaritore Maggidi
- Gli chiedemmo qual fosse il piacere del suo calcio e lui disse: “L’unico piacere del calcio sono i piedi buoni”. Aveva capito che non ci sono tattiche e vittorie senza calciatori che abbiano i piedi “educati”di
- La guida della nazionale dal 1966 al 1974 gli diede notorietà, vittorie, tonfi e supplizi. Per tutti fu zio Uccio.di
- Fiore offrì 450 milioni per lui. Pianelli prima gli disse di sì, poi cambiò idea. Infine quella maledetta serata a Torinodi
- Furono i cinque fratelli che giocarono. Disse no alla Juventus e un giorno, per segnargli, il Modena fece tirare suo fratello Lucidio anch'egli portieredi
- Per come sta giocando la Juve anche Pirlo, che so, lo vogliamo esonerare o esoneriamo solo Gattuso?di
- La fatica, la pena, la corsa, l’impegno costante. Correvano alla corte di supreme soubrette reggendone il gioco prezioso di pacate vedette. I militi ignoti del sacrificio assoluto, muscolare, immolati sull’altare dei divi.