Hermoso e Valentina De Laurentiis vittime del contesto retrogrado e sessista del calcio
La Gazzetta: che sia una molestia o una campagna di odio gratuita, sono sempre gli uomini che passano il confine

Valentina De Laurentiis come Jenni Hermoso. Una insultata dopo aver pubblicato sui social uno status contro la violenza sulle donne (ne hanno approfittatio per vomitarle addosso anche improperi di natura calcistica) e costretta a chiudere l’account, l’altra una calciatrice costretta al bacio dal presidente della federcalcio spagnola.
Ne scrive la Gazzetta dello Sport con Furio Zara.
Una donna è stata offesa, insultata, minacciata. E dov’è la novità? Guardatevi intorno, ripensate alla cronaca di questi giorni, chiedete alle vostre compagne, figlie, amiche: nel mondo machista che abitiamo l’uomo è libero di fare, la donna è libera di subire. Lo sport non ne è immune, tutt’altro. E in fondo i casi di Jennifer Hermoso e Valentina De Laurentiis sono allineati. Le modalità in cui sono maturati sono diverse, ma il contesto è lo stesso. Quello retrogrado, limaccioso e sessista del calcio. Quel bacio subito da Hermoso è una molestia, quella subita da De Laurentiis è una campagna di odio gratuita: bisogna partire da qui, dal fatto che sono entrambe vittime. Sono sempre gli uomini che passano il confine – del corpo altrui, del rispetto e del perimetro della libertà, dei diritti degli altri – e fanno quello che gli pare.