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Valentina De Laurentiis sommersa di insulti dopo il tweet sugli stupri di Palermo e Caivano, chiude l’account

Il livello di abbrutimento tocca vette sempre più alte. Da noi Rubiales sarebbe stato considerato quasi un eroe nazionale

Valentina De Laurentiis sommersa di insulti dopo il tweet sugli stupri di Palermo e Caivano, chiude l’account

Valentina De Laurentiis ha chiuso il suo account Twitter (o X dopo l’avvento di Elon Musk). Il calcio non c’entra, è molto peggio. Ha pubblicato un tweet sugli stupri di gruppo di Palermo e di Caivano, una scritta che dovrebbe essere condivisa da chiunque non si sia allontanato troppo da standard minimi di civlità.

La scritta “Protect your daughter” cancellata, e sotto la scritta “Educate your son”.

Poi qualche idiota avrà aggiunto anche qualche insulto per il fallimento della trattativa per Gabriel Veiga. Ma la storia è più ignobile. Ormai nel nostro Paese stiamo assistendo all’arretramento delle condizioni minime di civiltà. Da noi non sarebbe mai accaduto quel che sta accadendo per il bacio imposto da Rubiales alla calciatrice Hermoso. Rubiales sarebbe stato considerato eroe nazionale, certamente avrebbe trovato ampi strati della società (la maggioranza) a difenderlo.

Viviamo tempi bui in Italia, ogni giorno è peggio.

Per quel che riguarda Internet, forse sarebbe il caso di lavorare seriamente per una regolamentazione. Se i social sono stati un’invenzione per comprendere il livello di abbrutimento della nostra società e rinsaldare le ragioni di coloro i quali profetizzano una prossima fine dei tempi, possiamo dire che l’esperimento è riuscito.

Ora, però, si potrebbe anche passare a creare luoghi dove si possa civilmente discutere, ricordando quel che ci spiegavano in seconda elementare e cioè che diversi punti di vista possono convivere in una stessa discussione, senza insultare o picchiare l’interlocutore.

Abbiamo notato un bel po’ di insulti anche sotto il tweet di auguri del Napoli per i novant’anni del grandissimo Roberto De Simone.

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