Dotto: alla Roma Mourinho in 40 giorni ha trasformato una banda di boy-scout in belve

Sul Corsport dopo i quattro espulsi di Siviglia: “Quei cartellini rossi sono maleducati, ma sono la magnifica introduzione di una storia nuova”

Mourinho

Frosinone 25/07/2021 - amichevole / Roma-Debrecen / foto Insidefoto/Image Sport nella foto: Jose' Mourinho

L’amichevole tra Siviglia e Roma, con quattro espulsi tra i giallorossi, è secondo Giancarlo Dotto una spia del lavoro svolto in questi quaranta giorni da Mourinho troppo frettolosamente dato per bollito e per pentito alla Roma. Ecco cosa scrive sul Corriere dello sport:

L’insinuazione serpeggia, galoppa, carica. Mou tace, Mou è scontento, Mou è già pentito. Mou che, la notte, nel suo pigiama, dice a se stesso: chi me l’ha fatto fare. E, comunque, se non è Mou pentito, è progetto abortito, forse mai nato e tifosi, naturalmente, già inclini al brontolio. Per caricarsi un po’ e anche perché gli piace tanto la formulazione, Mou lo chiama “il rumore dei nemici”, in realtà è molto meno.

Per Dotto la verità è un’altra:

La verità? José in quaranta giorni ha già fatto miracoli. Uno almeno, con certezza. Ha trasformato una banda di bravi boyscout la cui massima aspirazione, con il loro allenatore, era prendere dieci in condotta o una pacca sulle spalle dal trombone di turno, in un mucchio di belve, persino eccessivo. Sono gli stessi di Fonseca, allo stesso tempo radicalmente diversi. Stessi i cognomi, non le facce e l’attitudine in campo. È chiaro, alla luce della selvaggia Siviglia, vanno un po’ sfumati, resettati, ma il miracolo resta. Non siamo qui a celebrare le risse in mancanza del talento. Quei cartellini rossi sono maleducati, ma sono la magnifica introduzione di una storia nuova. Che sarà magnifica o forse no. Ma, certamente, sarà.

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