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Van Der Poel, si è costituita la donna che gli ha lanciato un cappello per farlo cadere

La donna era stata invitata successivamente nella tenda Vip della Parigi-Roubaix. Il sindacato francese dei corridori ha annunciato che la rintracceranno.

Van Der Poel, si è costituita la donna che gli ha lanciato un cappello per farlo cadere
Alpecin - Deceuninck team's Dutch rider Mathieu Van Der Poel cycles in a lone breakaway ahead of the pack of riders on the Carrefour de l'Arbre cobblestone sector cycle during the 121st edition of the Paris-Roubaix one-day classic cycling race, 260km between Compiegne and Roubaix, northern France, on April 7, 2024. (Photo by Anne-Christine POUJOULAT / AFP)

Si è costituita la donna che ha lanciato un cappello verso la ruota posteriore del ciclista Van Der Poel. Lo scrive il Corriere dello Sport, citando la stampa belga.

E’ accaduto durante la Parigi-Roubaix di domenica scorsa, a 40 km dall’arrivo. La donna era stata invitata come ospite nelle tende Vip del percorso.

«Organizziamo queste giornate da 16 anni. Quando abbiamo visto le immagini non pensavamo che la donna fosse all’evento con noi, non aveva il braccialetto. Poi ci hanno detto che era stata invitata nella nostra tenda Vip. Credo che si sia costituita all’organizzazione o alla polizia», ha detto Olivier Orlans di Eventor.

Il cappello lanciato a Van Der Poel: ora cosa succederà?

Il sindacato francese dei corridori vuole sporgere denuncia nei confronti della donna. Si legge in merito:

Rintracceremo quella persona, questo è certo. Ma dipendiamo dalle federazioni nazionali per i procedimenti legali, perché abbiamo sede in Svizzera”.

Il pilota più odiato

Van der Poel e l’odio nel ciclismo: gli sputano, alla Roubaix hanno provato a farlo cadere. Scrive Repubblica:

Il sindacato corridori ora ha chiesto sanzioni severe contro la tifosa hooligan. Van der Poel, olandese nato come Verstappen in Belgio, portabandiera di una squadra belga, avversario da sempre del più belga dei belgi, Wout Van Aert, irrita forse con la sua algida superiorità, ma gli si imputa niente di più di fare meglio di altri il mestiere di ciclista e di farlo senza risparmio e con una naturale predisposizione per la vittoria e per lo spettacolo.

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