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Pistorius fa le pulizie in chiesa (e il parcheggiatore), sta lontano dalle finestre perché ha paura gli sparino

Il Daily Mail racconta la sua libertà condizionata: il resto del tempo lo passa fumando e guardando la tv in una delle 24 stanze della villa dello zio che lo ospita

Pistorius fa le pulizie in chiesa (e il parcheggiatore), sta lontano dalle finestre perché ha paura gli sparino

Che fine ha fatto Oscar Pistorius? La superstar dell’atletica che correva con le protesi alle gambe, l’uomo condannato per l’omicidio, nel 2013, della compagna, la modella Reeva Steenkamp, oggi è in libertà condizionata, e lo sarà fino al 2029. Ha 37 anni. Fa le pulizie in una piccola chiesa di periferia, il resto del tempo lo passa fumando e guardando la tv in una delle 24 stanze della villa dello zio che lo ospita. Soffre di ansia, evita le finestre perché ha paura gli sparino. Lo racconta in un reportage il Daily Mail.

Pistorius è stato rilasciato dall’Atteridgeville Correctional Center di Pretoria sulla parola a gennaio dopo aver scontato solo metà della sua pena, fa volontariato alla NG Kerk Waterkloof, una chiesa riformata olandese a cinque strade dalla sua nuova casa. “Sembra più un fantasma che un essere umano. Non è amichevole, non è estroverso – dice un parrocchiano al New York Post – Non so se l’ho mai visto sorridere. È solo l’ombra di quello che era una volta”.

La chiesa è registrato come luogo di lavoro nei suoi documenti sulla libertà vigilata, Pistorius svolge lavori leggeri di manutenzione e pulizie, quando non frequenta le funzioni. Spazza i pavimenti e fa parcheggiare le auto prima delle messe. Durante la sua permanenza in prigione ha avviato un gruppo di studio biblico e ha condotto incontri di preghiera.

Lo ha in parte salvato lo zio, Arnold Pistorius, che si è assunto la responsabilità di lui e dei fratelli Aimee e Carl dopo la morte di sua madre Sheila quando aveva solo 15 anni. Ora Oscar vive nella lussuosa casa di Waterkloof di Arnold. I segni della paranoia e della reclusione ora modellano la sua vita. Pistorius si preoccupa di stare lontano dalle finestre per evitare di essere ucciso dal proiettile di un immaginario assassino. Perché la polizia di Johannesburg ha ricevuto informazioni secondo cui le bande della città sono in cerca di vendetta. Casa dello zio, come tutte le ville ricche della zona, è blindata.

“L’olimpionico caduto in disgrazia vive in un cottage con giardino sui terreni ben curati della proprietà – che dispongono anche di giardini paesaggistici e una piscina – un ambiente apparentemente in contrasto con l’esistenza un po’ monastica che conduce durante l’orario di lavoro. Nonostante sia in libertà, Pistorius rimane vincolato dalle restrizioni delle sue condizioni di libertà condizionata: il mantenimento di orari specifici in cui deve tornare a casa, il divieto di usare sostanze illecite e bere alcolici. E la terapia per problemi di rabbia e di violenza di genere. A Pistorius è anche vietato rilasciare interviste o scrivere un libro di memorie”.

Lo sportivo non c’è più. Ora è in sovrappeso, tanto che le vecchie protesi alle gambe non gli vanno più. Passa il tempo in cui non lavora in chiesa rintanato a casa di Arnold nella sua camera da letto, giocando ai videogiochi o guardando il calcio della Premier League in televisione”.

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