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Sacchi: «Leao gioca da solo. Se Pioli avrà il coraggio di lasciarlo fuori, diventerà un campione»

Alla Gazzetta: «Ho l’impressione che il mercato del Milan non sia stato condiviso da Pioli. Non ho visto un progetto ma una serie di operazioni»

Sacchi: «Leao gioca da solo. Se Pioli avrà il coraggio di lasciarlo fuori, diventerà un campione»
Mg Milano 30/09/2023 - campionato di calcio serie A / Milan-Lazio / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Stefano Pioli-Rafael Leao

Arrigo Sacchi soffre per il suo Milan. Le prestazioni della squadra di Pioli non convinco l’ex allenatore che, intervistato da Gazzetta dello Sport, critica anche l’atteggiamento in campo di Leao. Arrigo non manca poi di criticare anche il mercato condotto dal club, definito “una serie di operazioni slegate” tra di loro.

Il giudizio di Sacchi sulla stagione del Milan, almeno fin qui, non è certo positivo. Forse il percorso in Europa League potrebbe far cambiare idee all’ex allenatore.

Sacchi: «Ho l’impressione che il mercato non sia stato condiviso da Pioli»

Sacchi sospende il suo giudizio sulla stagione del Milan in attesa di ulteriori esami più probanti. Nel frattempo vede «i giocatori del Milan sparpagliati per il campo, significa che qualcosa non va». Il suo pensiero è che Pioli sia un buon allenatore ma «deve intervenire».

Sacchi analizza nel dettaglio la situazione del Milan. Dal mercato al ruolo dei giocatori e dei dirigenti:

«Il mercato non è stato fatto bene. E ho l’impressione che molti acquisti non siano stati decisi o almeno condivisi da Pioli e, se davvero fosse così, sarebbe un errore grave. Non ho visto un progetto come era accaduto nel recente passato, ma una serie di operazioni slegate una dall’altra. Temo che Pioli si sia sentito un po’ abbandonato dopo la decisione di fare a meno di Maldini. Mi auguro che in società non ci siano diverse anime, altrimenti si rischia».

Il principale bersaglio di Sacchi però è Leao.

«Non c’è equilibrio sul terreno di gioco e non c’è continuità nei risultati. Così non si va da nessuna parte. Se un giocatore non si sacrifica, se non corre all’indietro rapidamente, se non collabora, Pioli deve avere il coraggio di lasciarlo fuori. Altrimenti quel giocatore danneggia tutta la squadra. Leao gioca prevalentemente da solo. Il temperamento è genetico. Spero che lui ce l’abbia perché, tirandolo fuori, diventerebbe un campione».

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