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Pioli: «Acerbi? Difficile giudicare l’episodio, ma nel 2024 è ora di smetterla con il razzismo»

In conferenza: «Non penso al futuro, ma solo a preparare le partite. A fine stagione saprete cosa vorrò o non vorrò fare»

Pioli: «Acerbi? Difficile giudicare l’episodio, ma nel 2024 è ora di smetterla con il razzismo»
Mg Milano 07/11/2023 - Champions League / Milan-Paris Saint Germain / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Stefano Pioli

Pioli presenta il match di Serie A tra la Fiorentina e il Milan. L’allenatore rossonero si è espresso anche sul caso Acerbi-Juan Jesus.

Come ha vissuto Pioli la polemica sul razzismo?

«Diventa difficile giudicare l’episodio, non ho tutto sotto mano, ma nel 2024 non possiamo che essere contro ogni episodio di razzismo. Ora di smetterla..».

Lei conosce Firenze, attorno ci sarà una città commossa per Barone

«Sì, sarà così perché purtroppo non è la prima volta che succede qualcosa del genere alla fiorentina. Firenze e i tifosi sono fantastici quando si tratta di unirsi per superare certi momenti, quanto ti colpiscono questi lutti diventano un ambiente particolare. Barone ha fatto tantissimo per la Fiorentina, poi però sarà una partita vera e noi andiamo lì per giocare».

Come ha ritovato la squadra dopo lo stop nazionali?

«Chi è rimasto a casa ha recuperato e lavorato molto bene, chi è andato via – a parte Kjaer che non sarà convocato per un affaticamento ma è solo precauzione – stanno tutti bene. L’unico che ha faticato tanto è stato Pulisic, lo valuterò bene ma mi sembrava in ottime condizioni».

Inizia il rush finale, quali sensazioni?

«La sensazione è che inizia il periodo decisivo della stagione, tutto quello che abbiamo fatto finora dipenderà da come termineremo. Dobbiamo preoccuparci di giocare il miglior calcio possibile per raggiungere grandi risultati. Saranno due mesi molto importanti».

Che cosa c’è nei 14 punti di distanza dall’Inter?

«La classifica è reale non la possiamo cambiare in questo momento. Loro hanno fatto un campionato eccezionale, noi negli ultimi due o tre mesi ci siamo avvicinati tanto a livello di gioco, siamo molto competitivi e vogliemo restarlo fino alla fine».

Reijnders si è evoluto? Sta ritrovando il suo livello?

«Tijjani è tornato carico e soddisfatto dall’Olanda, sta completando il suo bagaglio e può diventare molto completo. Sta lavorando in maniera diversa in fase di non possesso e quello deve essere il suo obiettivo. È già di alto livello, ma è arrivato da un campionato molto diverso. È sorridente, sereno e un grande lavoratore. Migliorerà grazie alla sua qualità e disponibilità».

Pioli: «Non penso al futuro, a fine stagione saprete cosa farò»

«Ci sono 10 partite di campionato e, speriamo, cinque di Europa League. Le partite sono tutte importanti, quella più importante è quella contro la Fiorentina contro cui abbiamo sempre sofferto. Ci sta che parliate molto del mio futuro, forse un po’ troppo ma io non devo pensare al futuro, devo pensare a domani e fare il meglio possibile per rendere questa stagione al più positiva possibile. A fine stagione ti dirò cosa vorrei fare o non fare, adesso pensiamo alla Fiorentina, poi Lecce, Sassuolo, Roma…ci sono tante partite da giocare».

Ha parlato con Pupi Avati?

«No, non ho il suo numero, ma può tornare tranquillamente a tifare Milan…».

Milan non bene dopo le soste, hai lavorato su questo?

«Sì, conosciamo i nostri risultati dopo le soste. Incontriamo una squadra che forse ha una situazione peggiore della nostra. Ma ogni sosta ha una storia diversa, mi sento di poter dire che in questo caso abbiamo lavorato bene e i giocatori stanno bene, ma dovremo essere concentrati e molto bravi».

Come sta Bennacer?

«Ha sfruttato bene questa settimana, sta bene e potrebbe giocare dall’inizio, così come no. Devo valutare. Terracciano? Sta lavorando bene, lo sto utilizzando da terzino, potrebbe essere pronto per giocare presto».

Su Giroud

«Giroud è carico, determinato e sereno. Sta bene, nessuno sta pensando al futuro, siamo tutti concentrati sul presente perché sappiamo che è un periodo decisivo».

Okafor può fare da prima punta?

«L’avevo scelto a Verona perché pensavo ci fossero spazi necessari per le sue caratteristiche. È una soluzione, dipende dalle varianti offensive. Bennacer più difensivo di Adli? Può migliorare nella lettura di alcune situazioni, a volte è utile temporeggiare. Adli è meno abile nell’uno contro uno ma ha letture molto interessanti».

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