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Lotito vuole sporgere denuncia contro ignoti, Gravina è il vero obiettivo (Messaggero)

Di Bello viene considerato solo l’esecutore di una macchinazione contro Lazio. Lotito potrebbe aggiungere anche un’interrogazione parlamentare

Lotito vuole sporgere denuncia contro ignoti, Gravina è il vero obiettivo (Messaggero)
As Roma 15/05/2019 - finale Coppa Italia / Atalanta-Lazio / foto Antonello Sammarco/Image Sport nella foto: Claudio Lotito

Lotito vuole agire per vie legali. Il presidente della Lazio è convinto ci sia una sorta di complotto contro di lui e per colpirlo si danneggia la Lazio. Per questo motivo ha chiesto ai suoi legali di capire se dopo il caso Di Bello ci sono gli estremi per intraprendere le vie legali. Lo scrive il Messaggero.

Le mosse di Lotito dopo Lazio-Milan e il caso Di Bello

Il Messaggero chiarisce le possibili mosse di Lotito dopo le dichiarazioni post Lazio-Milan.

Scacco matto per non restare fermi all’angolo, in balia di un sopruso dietro l’altro. C’è un solo modo per non violare la clausola compromissoria e proteggere la Lazio: non possono essere chiamati in giudizio altri soggetti federali, ma è ammesso – senza controindicazioni – una denuncia alla magistrature contro ignoti per verificare se c’è stata o esiste ancora una macchinazione contro il club capitolino. […] Potrebbe aggiungere un’interrogazione parlamentare alla denuncia per la sua Lazio”.

Il presidente è convinto di un complotto contro di lui:

«Per colpire Lotito si colpisce la Lazio? Non sta a me fare dietrologia, ma ci stanno organi preposti che faranno le valutazioni del caso».

Il vero obiettivo è la Figc, non tanto l’arbitro Di Bello che è stato bocciato da tutti:

Il presidente della Figc, Gabriele Gravina, è l’obiettivo, l’acerrimo rivale ormai conclamato. Di Bello viene considerato solo un esecutore“.

La Procura Federale riflette se aprire un fascicolo sulle parole del presidente della Lazio

Lotito nelle dichiarazioni post partita è stato molto chiaro. Ha fatto anche attenzione a non citare qualcuno in particolare. Per questo motivo, secondo il Messaggero, il procuratore federale Chiné sta riflettendo sul da farsi:

Chiné riflette se aprire un’inchiesta e un fascicolo in Procura Federale sulle parole del patron oppure sorvolare come è stato fatto con altri presidente nell’ultimo periodo, per non gettare altra benzina sul fuoco. Il numero uno biancoceleste ha messo in dubbio un sistema generica. Poco importa che tutti sappiano a cosa e a chi si riferisca“.

 

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