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Lotito contro l’arbitro e la Figc: «Questo sistema non rispetta i valori dello sport»

A Sky: «Un sistema è credibile quando c’è l’affidabilità dei comportamenti. La Lazio porrà il problema nelle sedi proposte»

Lotito contro l’arbitro e la Figc: «Questo sistema non rispetta i valori dello sport»
As Roma 10/01/2024 - Coppa Italia / Lazio-Roma / foto Antonello Sammarco/Image Sport nella foto: Claudio Lotito

Lotito, presidente della Lazio, si è infuriato per l’arbitraggio della partita contro il Milan. Di Bello ha avuto “il cartellino facile” tra gialli e tre espulsioni ai danni dei biancocelesti.

«Un sistema è credibile quando viene garantita l’affidabilità dei comportamenti e, quando vengono meno questi presupposti, ci si pone un interrogativo. La Lazio porrà il problema nelle sedi proposte, per far si che queste situazioni vengano analizzate. Non si ritiene più che questo sistema possa garantire il rispetto dei valori dello sport. La credibilità del sistema sta venendo meno in quanto anche il merito sportivo viene meno. Quando parlo del sistema, parlo del sistema calcio. Noi come Lega Serie A abbiamo deliberato di voler uscire dalla Federazione, perché non si ritiene che questo sistema possa garantire il rispetto dei valori dello sport».

Lotito: «Il sistema non funziona. Se le regole non vengono rispettate, un’istituzione terza deve valutare»

«Io non parlo degli episodi, parlo del sistema complessivo. Gli episodi di oggi mostrano che qualcosa nel sistema non funziona. Io non conosco nessuno e non parlo con nessuno, ho dato delle indicazioni precise. L’arbitro è un giudice terzo che deve valutare con obiettività le situazioni, quando tutto ciò viene meno è un problema».

Sul lavoro di Rocchi:

«Io non faccio valutazioni sugli arbitri, io ho dato delle indicazioni precise, nel momento in cui vengono meno certi principi, è chiaro che viene considerata la competizione non conforme. Io penso di fare quello che farebbe qualsiasi cittadino quando le regole non vengono rispettate, altrimenti saremmo in un anarchia, vogliamo il rispetto delle regole in egual modo per tutti. Quello che è successo sta sotto gli occhi di tutti. Chiunque può fare valutazioni in modo oggettivo. Se ci sono comportamenti non in linea con il rispetto delle regole, devono essere valutati. Se non vengono rispettate dobbiamo far sì che un’istituzione terza possa fare una valutazione».

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