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In Inghilterra provano a difendere Klopp: «Il numero delle interviste è ridicolo, le domande sono sempre le stesse»

“The Athletic” sente le opinioni di alcuni allenatori e spiega che i tecnici vengono “allenati” ad interagire con i media, ma a volte lo scontro tra personalità diverse è inevitabile

In Inghilterra provano a difendere Klopp: «Il numero delle interviste è ridicolo, le domande sono sempre le stesse»
Liverpool's German manager Jurgen Klopp reacts ahead of the UEFA Europa League round of 16 second leg football match between Liverpool and AC Sparta Praha at Anfield in Liverpool, north west England on March 14, 2024. (Photo by Oli SCARFF / AFP)

The Athletic ha analizzato la vicenda che ha visto Klopp sbottare contro un giornalista scandinavo a causa di una domanda definita “stupida” dall’allenatore del Liverpool. Il giornale inglese ha raccolto delle dichiarazioni di alcuni allenatori che hanno spiegato quanto è difficile gestire il rapporto con i giornalisti.

Per Jurgen Klopp, la domanda della Tv scandinava dopo la sconfitta per 4-3 del Liverpool dalla Fa Cup contro il Manchester United era ‘stupida’ e motivo giustificabile per interrompere bruscamente la sua intervista.

«Dovrei arrabbiarmi perché le cose che ha detto non sono state piacevoli», dice Niels Christian Frederiksen di V Sports a proposito di uno sfogo che sostiene abbia ‘spaventato’ coloro che erano lì vicino. «E’ stato totalmente fuori luogo, perché le domande non erano così controverse.  All’inizio, quando ha definito la domanda ‘stupida’, andava tutto bene. Tre mesi fa ho sentito la stessa cosa da Pep Guardiola, ma in modo scherzoso. Pensavo che Klopp stesse su quella lunghezza d’onda, quindi ho continuato».

«Ma poi ha iniziato ad agitarsi, l’atmosfera è cambiata e l’intervista è andata in una direzione diversa».

L’ opinione di chi legge dello sfogo di Klopp probabilmente dipende da cosa pensa dell’allenatore del Liverpool o da cosa pensa dei giornalisti, ma perché accadono sfoghi del genere? Non ne sono mancati nel corso degli anni, da Sir Alex Ferguson a Guardiola fino a diverse discussioni con lo stesso Klopp.

Klopp ha esagerato o la sua reazione è giustificabile?

Gli allenatori sono dei perdenti cattivi a scagliarsi contro (ndr i giornalisti)? Si tratta di domande inutilmente provocatorie o hanno un obiettivo “nel gioco”?

Per coloro che hanno sperimentato il frenetico programma post partita – tutti gli allenatori della Premier League devono parlare nell’area del tunnel con il titolare dei diritti del Regno Unito per quella partita più la radio e un massimo di tre emittenti internazionali prima di sedersi con la stampa– la reazione di Klopp- non è stata una sorpresa.

«In Premier League in una giornata di partite, il numero di interviste è ridicolo», afferma Paul Heckingbottom, che ha allenato lo Sheffield United fino a dicembre. «Parlare con alcuni potrebbero essere leggermente diverso, con la Tv norvegese, ad esempio, che vuole parlare di storie o giocatori scandinavi, ma, spesso, si tratta delle stesse domande».

«Il problema è che non sai come verrà poi rappresentata quella storia. Poi c’è l’elemento clickbait, sono i social media che spesso portano alle domande che ti vengono poste. Prenderanno solo una riga e la renderanno il più drammatica possibile».

«C’è stata una volta allo Sheffield United in cui ho detto all’intervistatore: ‘Mi stai prendendo per il culo? Questa è una domanda stupida’. Questo è stato durante l’intervista. L’addetto stampa del club mi ha detto in seguito: “Sei andato un po’ alla Barnsley (slang dello Yorkshire per ‘polemico’) lì, amico”. Ma succede».

«Klopp dovrebbe essere criticato per essersene andato? No, perché dovrebbe? Un allenatore dovrebbe essere attaccato perché ha avuto un alterco con la stampa? No».

Dave Jones, ex allenatore del Cardiff City e del Southampton, è d’accordo.

«Hai visto Klopp nel fine settimana e le emozioni sono forti dopo le partite- dice-A volte ti vengono poste domande stupide. “Come ti senti?” – questo è quello che ti chiedono. Sei appena stato sconfitto 6-0, come pensano che mi senta? Benissimo, ovviamente! La maggior parte delle volte sei costretto a poter dire solo certe cose. A Cardiff, finanziariamente eravamo in gravi difficoltà. Ma non puoi davvero dirlo (pubblicamente)».

In Inghilterra si assicurano di “allenare” i tecnici ad interagire con i media, ma a volte non basta.

La League Managers Association (Lma) e la Professional Footballers’ Association (Pfa) sono, infatti, molto importanti nella formazione sui media per i loro membri. A volte, però, uno scontro di personalità tra un allenatore e un giornalista rende il conflitto inevitabile“.

 

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