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Crisi Juventus: perde in casa con l’Udinese, un punto in tre partite

La sconfitta con l’Inter ha lasciato il segno. Ha patito l’assenza di Vlahovic. Chiesa ha giocato ma non si è visto.

Crisi Juventus: perde in casa con l’Udinese, un punto in tre partite
Db Torino 26/11/2023 - campionato di calcio serie A / Juventus-Inter / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Massimiliano Allegri

Crisi Juventus: perde in casa con l’Udinese, un punto in tre partite.

La sconfitta contro l’Inter ha lasciato il segno, come uno di quei pugni da kappaò. Seconda sconfitta consecutiva per la Juventus di Massimiliano Allegri. Ma se la prima poteva essere preventivata – a Milano contro l’Inter – la seconda decisamente meno. Pur priva di Vlahovic, la Juve ha incontrato in casa l’Udinese di Cioffi che ha finito col vincere 1-0 con gol di Giannetti nel primo tempo. Se aggiungiamo anche il pareggio interno con l’Empoli di Nicola (1-1), la Juventus ha conquistato appena nelle ultime tre partite. Bottino magrissimo. I bianconeri scivolano a meno sette dall’Inter che deve ancora recuperare una partita.

L’Udinese ha giocato una partita accorta e diligente, ha sfruttato l’occasione avuta. Non ha sofferto nemmeno tanto. La Juve ha creato poco, Milik si è divorato un gol nel primo tempo. La squadra di Allegri ha patito molto l’assenza del centravanti serbo. Non ha inciso la presenza di Chiesa.

Per una volta che la Juventus ha il primato del possesso palla (69%), finisce per perdere.

Juventus, Allegri in conferenza pre-partita

Come ha lavorato il gruppo questa settimana?
«Ha lavorato bene come tutte le settimane, domani bisogna cercare di tornare alla vittoria contro una squadra che per il valore e le partite giocate non merita la classifica che ha. È una squadra fisica, con giocatori come Lucca cresciuto moltissimo, Thauvin e Samardzic che sono tecnici, hanno dribbling, un buon tiro».

Allegri raggiunge Lippi a quota 405 panchine alla Juve:
«Vediamo di finire bene la stagione, ho ancora un anno di contratto. Noi dipendiamo sempre dai risultati e dal lavoro che svolgiamo. Sono soddisfatto del traguardo perché raggiungo Lippi che ha fatto la storia del calcio italiano e della Juventus, oltre che a lui sono legato in modo affettivo. Sono molto contento, poi domani però abbiamo una partita da vincere e la mia panchina numero 405 passa in secondo piano».

Le condizioni di Vlahovic e Chiesa:
«Vlahovic non ha niente di particolare, ha un affaticamento all’adduttore ma in settimana prossima dovrebbe essere a disposizione. Porteremo Cerri dalla Next Gen, domani valuterò tra Yildiz e Chiesa chi giocherà».

Allegri pensa di impiegare Alcaraz dall’inizio:
«No è arrivato da una settima«»na, ha qualità e potenzialità per migliorare. Dare giudizi dopo una settimana è difficile, si è messo a disposizione e ci tornerà utile nel finale di stagione».

Dopo la vittoria dell’Inter, il campionato è finito?
«Che l’Inter era la favorita non bisognava aspettare la partita con la Roma. Abbiamo fatto 53 punti, dobbiamo tornare alla vittoria domani che è importante, ci allontaneremmo in modo importante dal quinto posto. Si tornerebbe alla vittoria ed è importante e torneremmo a -4 dall’Inter che è un altro dato di fatto. Facciamo il nostro percorso, l’Inter sta facendo cose straordinarie, nel 2024 credo abbia giocato 7 partite e vinte tutte. Noi dobbiamo fare un passo alla volta, domani cerchiamo di tornare alla vittoria».

La sconfitta a San Siro può portare a un contraccolpo?
«Rispetto a quella del Napoli è una situazione diversa questa. Momenti e posizioni diverse. La vittoria dell’Inter deve farci essere ancora più motivati, vincendo allungheremmo sulla quinta in classifica e torneremmo a meno 4. Per giocare la Champions l’anno prossimo quella di domani è una partita non decisiva ma molto importante».

Allegri sulla condizione mentale della squadra:
«Stiamo bene, perdere uno scontro diretto ci sta. A Milano abbiamo perso contro una squadra che sta facendo cose straordinarie, una partita non fa buttare via tutto il lavoro fatto in questi mesi, anzi è stata una partita dove abbiamo imparato molto».

Domani Chiesa titolare?
«Gli chiedo di fare buone prestazioni e mettersi a disposizione della squadra come fanno tutti quando giocano. Se Federico giocherà dall’inizio avrà una possibilità importante, l’anno scorso ha avuto il problema dell’infortunio al ginocchio, quest’anno ha avuto qualche intoppo però è un giocatore importante per la Juventus e da lui ci aspettiamo molto».

Allegri su Alex Sandro e su Sanremo:
«Ho visto Sassuolo-Torino e poi un pezzo di Sanremo. Ho sentito la canzone della ragazza che ha vinto poi mi sono addormentato, avendo una certe età alle 11 vado a dormire. Alex Sandro potrebbe giocare, ha avuto qualche intoppo quest’anno ma è un giocatore importante, avevo scelto Danilo, Bremer e Gatti come titolati ma Rugani e Alex Sandro sono giocatori importanti. Alex Sandro è qui da 8-9 anni, ha fatto finali di Champions. Può dare ancora tanto al calcio secondo me. Non è semplice trovare un giocatore come lui».

Ancora sulla partita contro l’Inter:
«Rimpianti no, abbiamo fatto una buona partita. L’ho analizzata subito dopo il fischio finale: primo tempo equilibrato, c’è stata l’occasione di Dimarco, il gol di Thuram, poi noi abbiamo avuto l’occasione con Vlahovic; nella ripresa si è spaccata la partita e abbiamo rischiato di subire gol e potevamo farne noi, abbiamo avuto occasioni favorevoli. In questo momento c’è la squadra più forte in testa al campionato. Non lo dico ora, è favorita dall’inizio e lo sarà fino alla fine. Noi dobbiamo fare il nostro percorso, dobbiamo tornare a vincere domani perché abbiamo fatto solo un punto nelle ultime due partite».

A Milano ha usato la parola crisi: aveva avvertito qualcosa di strano prima dell’Inter?
«Ho usato la parola crisi come metafora, abbiamo fatto due partite e un punto e su quello bisogna lavorare. Bisogna affrontare l’Udinese con grande rispetto sapendo che è una squadra che ha meno punti rispetto a quelli che potrebbe avere, anche per lo svolgimento delle partite».

 

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