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Rrahmani: «Assente per Napoli-Empoli? Non lo so ancora, stiamo valutando»

In mixed: «Siamo secondi e manca poco per qualificarci, questo è l’importante. Il calcio è così, se non la chiudi poi subisci»

Rrahmani: «Assente per Napoli-Empoli? Non lo so ancora, stiamo valutando»
Db Napoli 02/03/2023 - campionato di calcio serie A / Napoli-Lazio / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Amir Rrahmani

Il difensore del Napoli, Amir Rrahmani, ha rilasciato alcune dichiarazioni in mixed-zone dopo il pareggio per 1-1 in Champions League contro l’Union Berlino.

Sul gol subìto?

«Era un calcio d’angolo per noi, potevamo fare il secondo gol ed invece abbiamo preso il contropiede. Non eravamo troppo organizzati dietro»

Siamo in difficoltà?

«Abbiamo iniziato il secondo tempo ed abbiamo preso subito il gol. Volevamo fare il secondo e per questo eravamo sbilanciati ed aperti, questa è l’unica ragione perché avevamo tanta voglia di vincere»

Problema mentale al Maradona?

«Siamo secondi e manca poco per qualificarci, questo è l’importante. Il calcio è così, se non la chiudi poi subisci»

Assente in Napoli-Empoli perché in Nazionale?

«Non lo so ancora, stiamo valutando»

Da cosa deriva il contropiede preso?

«Dobbiamo rimanere sui calci piazzati quando stiamo vincendo, in questo caso dovevamo organizzarci tutti insieme. E’ successo e dobbiamo imparare da questo»

Domenica alle 12:30 è prevista Napoli-Empoli, ma nello stesso giorno alle 20:45 ci sarà Kosovo-Israele, valida per le qualificazioni a Euro 2024. Il difensore azzurro Amir Rrahmani potrebbe essere convocato in Nazionale e, quindi, saltare il match contro i toscani. Rrahmani è già stato assente per alcune partite in questa stagione a causa di un infortunio e fino ad ora conta otto presenze su quattordici con il Napoli.

Mister Aurelio, signor presidente di un Napoli osservato dal vivo praticamente ogni giorno dal 12 ottobre, sotto il cielo Viola tenebre, è intervenuto ancora: prima con la promessa di un premio e poi domenica al Maradona, tra primo e secondo tempo, esattamente com’era accaduto con la Fiorentina e con l’Union a Berlino. Ma le scene, questa volta, sono state differenti: ha scosso la squadra, certo; ha parlato con Garcia in disparte, certo; ha voluto conoscere cambi e mosse, certo; e intorno, all’improvviso, s’è anche avvertita la tensione di un momento difficile. Delicato: a un certo punto della storia, ad esempio, Rrahmani è finito al centro di uno scambio vivace con qualche dirigente. Cose di campo, cose di partita in questo caso.

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