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Farioli replica a L’Equipe: «Il mio calcio noioso? Non possiamo giocare sempre in smoking»

Il tecnico del Nizza: «Il calcio è questione di gusti ed è anche saper aspettare. Siamo secondi per occasioni create e per occasioni sprecate»

Farioli replica a L’Equipe: «Il mio calcio noioso? Non possiamo giocare sempre in smoking»
Nice's Italian head coach Francesco Farioli during the French L1 football match between OGC Nice and Stade Brestois 29 (Photo by Valery HACHE / AFP)

Francesco Farioli sta subendo una nuova e inaspettata esposizione mediatica. Merito anche del suo lavoro che ha portato il Nizza tra le prime della classe in Ligue1. Al momento è secondo dietro al Psg con una partita in meno. Vincendo domani contro il Rennes si tornerebbe al primo posto. Tuttavia il gioco del Nizza non piace a tutti. L’Equipe dopo la partita contro il Clermont definì il suo gioco “noioso”.

Ieri in conferenza stampa il giovane allenatore italiano non le ha certo mandate a dire:

«Ricevo una rassegna stampa ogni mattina. Leggo complimenti che ovviamente fanno piacere. Ma qualche settimana fa siamo stati attaccati… Io e il mio staff siamo molto critici con noi stessi. Cerchiamo sempre di migliorare. Ciò che abbiamo raccolto ci rende orgogliosi e felici, perché siamo consapevoli del lavoro e dei sacrifici che abbiamo fatto per ottenere ogni singolo punto conquistato. Ascolto critiche e complimenti, ma bisogna saper fare un’analisi più ampia. Prepararsi per una partita è come guardare in un guardaroba: devi scegliere tra uno smoking, dei jeans… Devi saper indossare tutti i tipi di vestiti. Abbiamo usato tutti i nostri abiti durante le nostre diverse partite. In alcuni casi abbiamo utilizzato la tuta e siamo stati in grado di farlo in modo efficace».

Farioli continua:

«Indossare sempre lo smoking sarebbe un po’ presuntuoso, e sicuramente non è quello che cerchiamo di essere. Dobbiamo avere voglia di giocare a pallone ma in tuta. Ad esempio, dopo ogni partita ringrazio i miei giocatori offensivi per il lavoro difensivo che svolgono. In questo campionato le transizioni sono fondamentali. Per questo lavoriamo su un possesso un po’ più lento: più andiamo velocemente in avanti, più velocemente la palla torna verso di noi, e vogliamo che ritorni verso di noi il meno possibile. Quindi cerchiamo di essere pazienti. Finora abbiamo attraversato poche transizioni. Difendiamo bene senza palla ma anche bene con la palla».

“C’è chi ha definito la tua squadra noiosa”:
«Il calcio è una questione di gusti. Siamo una squadra che è al secondo posto in campionato per numero di occasioni create e per occasioni sprecate. Una squadra che non crea giocate non avrebbe questi numeri. Possiamo sembrare sotto ritmo, ma ci vuole pazienza in campo per trovare un’occasione per attaccare l’avversario. Bisogna saper aspettare il momento giusto per ferire».

Domani il Nizza affronta il Rennes. Le parole di Farioli:

«Non guardiamo la classifica. Bene, l’abbiamo visto venerdì dopo la vittoria a Clermont (1-0) e ci siamo divertiti sabato. Ma da allora ci siamo concentrati solo su questa partita. Il Rennes è un avversario che dimostra grande solidità, che ha giocatori di alto livello. È una squadra molto aggressiva, che mette grande pressione sull’avversario, con un allenatore molto preparato, che è già stato incoronato miglior allenatore della Ligue 1».

«Sofiane Diop è tornata. Lui è al 100%. Lui sarà lì. Alexis Claude-Maurice ha avuto ieri un problema muscolare (polpaccio) . Jordan Lotomba (coscia) è in fase di riabilitazione».

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