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Bravo Pioli per distacco l’allenatore più educato della Serie A. Leao fa ciao ciao a Sacchi

Partitone del Milan: 2-1 al Psg. Reti di Leao e Giroud. Il calcio italiano è vivo, dovrebbe ricordarsene più spesso

Bravo Pioli per distacco l’allenatore più educato della Serie A. Leao fa ciao ciao a Sacchi
Mg Milano 07/11/2023 - Champions League / Milan-Paris Saint Germain / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Stefano Pioli

Bravo Pioli per distacco l’allenatore più educato della Serie A. Leao fa ciao ciao a Sacchi

Milan-Psg 2-1. È forse la vittoria più importante, senza dubbio la più prestigiosa, del nuovo Milan. Del Milan degli ultimi due anni. Vittoria che non solo riapre il discorso qualificazione in Champions, anche se la corsa resta complicata (al momento i rossoneri sono tersi a 5 punti, con Dortmund primo a 7, poi il Psg a 6 e infine il Newcastle a 4). Soprattutto dimostra che i rossoneri sono vivi. È un successo che va intestato a Pioli per distacco l’allenatore più educato della Serie A. Sempre disponibile, mai sopra le righe. Un’educazione che nel calcio di oggi è praticamente sconosciuta. Ogni tanto commette qualche errore, ma ci sembra fisiologico.

Il Milan ha giocato una partita notevole per intensità e concentrazione, nonostante l’errore iniziale sul calcio d’angolo che ha portato al gol di testa di Skriniar che ha esultato da interista. Erano passati appena nove minuti. I rossoneri sono stati bravi a reagire subito. Merito di Leao autore di uno strappo alla Mbappé (che giocava dall’altra parte). Se n’è bevuti due a metà campo, ha aperto a Giroud sulla sinistra, tiro di Olivier, Donnarumma/Dollarumma ha respinto, il pallone si è impennato e Leao in rovesciata l’ha messa in rete con Gigio che alla De Gregori l’ha lasciata passare. È stata la svolta della serata. Il segnale che il Milan c’è. Perché se c’è Leao, c’è il Milan.

Il portoghese non si fermerà più. Si è reso protagonista persino di ripiegamenti difensivi (bye-bye Arrigo Sacchi). Da sottolineare la prova di Loftus-Cheek che ha giocato un primo tempo da nove, ha letteralmente messo sotto la mediana di Luis Enrique. Peccato per la fragilità fisica, altrimenti molto probabilmente avrebbe avuto una carriera persino superiore. Nel secondo tempo, la standing ovation è per Giroud che ha segnato il 2-1 con un colpo di testa che ai vecchietti ha ricordato il gol di Hateley nel derby anni Ottanta. Hateley saltò in testa a Collovati. Giroud sovrasta Skriniar che fa la figura del pivellino. Il resto sono strappi di Leao, qualche tentativo del Psg. Un paio di parate notevoli di Donnarumma: una su Theo su punizione, l’altra su Okafor nell’angolino basso sinistro.

Il Psg la sua partita l’ha giocata. Ha colpito una traversa con Dembele e un palo nel finale.

È stata una partita bellissima. Il calcio italiano, quando vuole, è vivo. Dovrebbe ricordarsene più spesso.

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