Garcia sembra in confusione totale, fa giocare sempre gli stessi (Gazzetta)
A che serve la rosa lunga? De Laurentiis ha molto su cui meditare, era Italiano il candidato più adatto alla successione di Spalletti

Ci Napoli 08/10/2023 - campionato di calcio serie A / Napoli-Fiorentina / foto Carmelo Imbesi/Image Sport nella foto: Rudi Garcia
Garcia in confusione totale, scrive la Gazzetta dello Sport.
I viola di Italiano costringono i campioni d’Italia a sette punti dalla vetta e soprattutto a due settimane di riflessioni e di pensieri negativi. Il più importante riguarda l’allenatore, fischiato alla fine ancor più dei giocatori: Garcia sembra in confusione totale. I capi d’accusa sono tanti. Primo: il francese ha confermato integralmente la formazione titolare di martedì contro il Real. Allora a cosa serve la rosa lunga?
Italiano ha cambiato sette giocatori di movimento su dieci dopo la sfida di giovedì in Conference e la squadra non ne ha risentito, segnale che in allenamento si lavora benissimo.
Insomma, Garcia avrà molto su cui meditare e lo stesso farà De Laurentiis, costretto suo malgrado a chiedersi quale sarebbe la situazione adesso se avesse affidato il Napoli a Italiano. Sembrava il candidato più adatto, visto il tipo di gioco proposto dalla sua Fiorentina e ieri il concetto è emerso nuovamente.
GARCIA (E DE LAURENTIIS). Anche il Napoli di Spalletti soffriva la Viola “italiana” e cartesiana ma questa è una catastrofe, per giunta arrivata dopo le recenti illusioni. Purtroppo, come detto prima, l’autogestione si è dimostrata fallace e stasera il nichilismo del Violinista genera solo caos e ha la sua nefasta epifania nell’agghiacciante sequela dei cambi. Infierire però è un esercizio crudele, anche perché come noi napolisti indichiamo da mesi nel deserto metropolitano la causa prima non causata di questa catastrofe: il presidente che si fece Imperatore e Masaniello, solingo al comando. Solo che adesso il Divo Aurelio è diventato come Nerone e assiste all’incendio di una squadra gioiello e modello suonando la lira e facendosi dire quant’è bello e quant’è bravo. E qualsiasi soluzione prenderà, sarà solo un palliativo, ahimè. Chissà magari riproporrà i ritiri punitivi, annuncerà per la settantaduesima volta il rinnovo di Osimhen, richiamerà Edy Reja, ripescherà il disoccupato Semplici, farà altri tweet alla Pappalardo, per la serie: “Ricominciamo” – 3
Cambia modulo troppo spesso e si impegola in sostituzioni che sembrano rebus matematici che alla fine non comprende nessuno. Diciamo che siamo ripartiti da Bologna e ci siamo fermati a Firenze. Con l’aggravante che la Fiorentina, che ha riposato meno di noi, non ci fa capire nulla – 4