A che serve la rosa lunga? De Laurentiis ha molto su cui meditare, era Italiano il candidato più adatto alla successione di Spalletti

Garcia in confusione totale, scrive la Gazzetta dello Sport.
I viola di Italiano costringono i campioni d’Italia a sette punti dalla vetta e soprattutto a due settimane di riflessioni e di pensieri negativi. Il più importante riguarda l’allenatore, fischiato alla fine ancor più dei giocatori: Garcia sembra in confusione totale. I capi d’accusa sono tanti. Primo: il francese ha confermato integralmente la formazione titolare di martedì contro il Real. Allora a cosa serve la rosa lunga?
Italiano ha cambiato sette giocatori di movimento su dieci dopo la sfida di giovedì in Conference e la squadra non ne ha risentito, segnale che in allenamento si lavora benissimo.
Insomma, Garcia avrà molto su cui meditare e lo stesso farà De Laurentiis, costretto suo malgrado a chiedersi quale sarebbe la situazione adesso se avesse affidato il Napoli a Italiano. Sembrava il candidato più adatto, visto il tipo di gioco proposto dalla sua Fiorentina e ieri il concetto è emerso nuovamente.
GARCIA (E DE LAURENTIIS). Anche il Napoli di Spalletti soffriva la Viola “italiana” e cartesiana ma questa è una catastrofe, per giunta arrivata dopo le recenti illusioni. Purtroppo, come detto prima, l’autogestione si è dimostrata fallace e stasera il nichilismo del Violinista genera solo caos e ha la sua nefasta epifania nell’agghiacciante sequela dei cambi. Infierire però è un esercizio crudele, anche perché come noi napolisti indichiamo da mesi nel deserto metropolitano la causa prima non causata di questa catastrofe: il presidente che si fece Imperatore e Masaniello, solingo al comando. Solo che adesso il Divo Aurelio è diventato come Nerone e assiste all’incendio di una squadra gioiello e modello suonando la lira e facendosi dire quant’è bello e quant’è bravo. E qualsiasi soluzione prenderà, sarà solo un palliativo, ahimè. Chissà magari riproporrà i ritiri punitivi, annuncerà per la settantaduesima volta il rinnovo di Osimhen, richiamerà Edy Reja, ripescherà il disoccupato Semplici, farà altri tweet alla Pappalardo, per la serie: “Ricominciamo” – 3
Cambia modulo troppo spesso e si impegola in sostituzioni che sembrano rebus matematici che alla fine non comprende nessuno. Diciamo che siamo ripartiti da Bologna e ci siamo fermati a Firenze. Con l’aggravante che la Fiorentina, che ha riposato meno di noi, non ci fa capire nulla – 4