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De Laurentiis ha rilanciato: «Chiediamo a Dazn due posti nel loro cda» (Repubblica)

Una proposta quasi provocatoria nel silenzio complice del presidente della Lega. Perché il fronte Adl ha perso tanti consensi

De Laurentiis ha rilanciato: «Chiediamo a Dazn due posti nel loro cda» (Repubblica)
Foto Nicer

De Laurentiis ha rilanciato: «Chiediamo a Dazn due posti nel loro cda». Lo scrive Repubblica che ha definito un bluff la proposta del canale di Lega visto che non c’era alcuna offerta vincolante da parte dei fondi.

Diritti tv, il racconto di Repubblica: come il fronte del canale di Lega si è dissolto.

In mattinata 6 club erano con il n.1 del Napoli. Alla fine invece erano con lui solo la Salernitana, collegata da remoto, e il Cagliari. Il solito De Laurentiis ha provato in extremis a rilanciare con una proposta quasi provocatoria: «Chiediamo a Dazn due posti nel loro Cda», nel silenzio complice del presidente Casini, estraneo anche al proprio ruolo di moderatore. Mentre tutto intorno si spargevano strane voci sul perché il fronte pro canale avesse perso così tanti consensi nelle ultime ore: «Le grandi hanno cambiato idea perché hanno un accordo privato con Dazn», dicevano i maligni. Che a Cairo imputavano gli accordi pubblicitari con Dazn per i suoi giornali, costringendolo a snocciolarne le cifre.

Repubblica poi scrive che la Serie A dovrà fronteggiare altre criticità.

La Serie A dovrà presto fare i conti con sfide complicate: la riforma del Decreto crescita rischia di ridurre ancora la competitività del movimento. Dovrà anche fronteggiare seriamente la pirateria, oltre alla concorrenza sempre più forte dei campionati esteri e di coppe europee con più partite di oggi. Le ambizioni sono rimandate a tempo indeterminato: in 6 anni la Serie A ha ridotto il proprio giro d’affari del 30%. Ma a luglio le tv erano ferme a una proposta da 632 milioni. Arrivare a 900 oggi è come trovare in mare aperto un inaspettato salvagente.
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