Ancelotti: «La ludopatia è una malattia, oggi i calciatori hanno strutture che gestiscono le loro carriere»
A Radio anch'io: «è una grave leggerezza e devono essere curati. Ma oggi hanno dietro di sé famiglie e agenti, non sono soli»

Parigi (Francia) 28/05/2022 - finale Champions League / Liverpool-Real Madrid / foto Imago/Image Sport nella foto: Carlo Ancelotti
Carlo Ancelotti è intervenuto a Radio Anch’io.
La ludopatia è una malattia, è una grave leggerezza di questi ragazzi che sono entrati in questo sistema e devono essere curati. Una leggerezza individuale, coinvolgere tutto il calcio italiano mi pare esagerato. Hanno infranto uan regola sportiva molto chiaro: non si può scommettere.
È diversa la responsabilità che avevo io. Ora hanno una struttura che gestisce la carriera, la responsabilità aumenta, rispetto a quella che avevo io. Per la maggior parte di loro sono seri che sanno bene le regole da rispettare. Quella è una regola molto chiara, basta seguirla.
I calciatori hanno dietro di sé famiglie e agenti, non sono soli.
GARCIA E IL NAPOLI
Ancelotti: «Garcia ha le difficoltà che hanno tutti gli allenatori, se non vinci ti mandano via. Il Napoli ha preso un allenatore che ha le proprie idee e ha bisogno di un po’ di tempo per farle sviluppare alla squadra sul campo. E’ serio, capace professionale, è solo una questione di tempo, ha mantenuto la stessa struttura, ha perso solo Kim, ha preso Natan. Il Napoli tornerà a essere competitivo in campionato».
ARABIA SAUDITA
Ancelotti: «In Arabia hanno portato giocatori importanti, non solo a fine carriera. Il Mondiali 2034 significa investire ancora e il campionato diventerà molto più competitivo. Ci sarà un altro polo nel calcio mondiale, un polo arabo.
SCUDETTO
Il Milan ha fatto un’ottima campagna acquisti, ha preso giocatori di esperienza in Europa e giovani interessanti. Sta facendo bene anche in Europa pur avendo fatto solo due pareggi. Lotta per lo scudetto? C’è da mettere dentro anche il Napoli e la Juventus senza coppe».