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Spagna femminile, il ct Vilda non vuole andarsene: «Rubiales mi ha rinnovato il contratto fino al 2028»

Non accetta il licenziamento: «Rubiales ha annunciato il mio rinnovo in Assemblea, davanti a tutti, gli avvocati mi dicono che è valido»

Spagna femminile, il ct Vilda non vuole andarsene: «Rubiales mi ha rinnovato il contratto fino al 2028»
Sydney (Australia) 20/08/2023 - finale Mondiali di calcio femminile Australia Nuova Zelanda 2023 / Spagna Inghilterra / foto Imago/Image Sport nella foto: Jorge Vilda ONLY ITALY

Jorge Vilda non accetta il licenziamento. Il ct della Nazionale spagnola femminile campione del mondo si considera “rinnovato” fino al 2028 come annunciato da Rubiales nell’Assemblea. Lo scrive El Mundo Deportivo.

Il tecnico assicura che si trattava di un contratto “perfezionato” nelle conversazioni precedenti e che “i miei avvocati mi dicono che è valido fino al 2028” 

Scrive il quotidiano che l’addio di Vilda – tecnico da sempre contestato dalle calciatrici, in tante abbandonarono la Selezione per protesta nei suoi confronti –  potrebbe diventare una nuova telenovela. L’ennesima di questa vicenda, aggiungiamo.

Il giornale ricorda che nell’assemblea generale straordinaria del 25 agosto Rubiales (il presidente ora denunciato da Hermoso per molestie e violenza sessuale) offrì a Vilda di rinnovare il suo contratto, che era in scadenza nel 2024, per altri quattro anni, a mezzo milione di euro l’anno.

Una proposta verbale. Proposta cui, secondo Vilda, nessuno si oppose.

A Radio Marca l’ex ct dice che la questione del rinnovo «era già stata discussa prima» dell’Assemblea. «Questo (che il suo rinnovo è efficace fino al 2028) è quello che mi dicono i miei avvocati. E questo è ciò che capisco quando c’è un contratto che è già “perfezionato” prima di quell’annuncio in Assemblea».

Secondo Ramón Fuentes – giornalista – la posizione di Vilda sarebbe rafforzata dall’articolo 6 dello Statuto dei lavoratori, che specifica che “il contratto di lavoro può essere concluso per iscritto o verbalmente.” Inoltre, essendo il rinnovo di un contratto, e in conformità con il regolamento della Federazione, questa procedura non richiede l’approvazione del Consiglio di amministrazione, che deve pronunciarsi in caso di nomina di un nuovo allenatore o il suo licenziamento.

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