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La Liga combatte il razzismo con poster inutili messi vicino a “Visit Saudi” (El Paìs)

“Potevano essere energici, invece hanno scelto di essere… creativi. Ma a chi si rivolgono? Ai razzisti, o a noi costretti a stare vicino a loro?”

La Liga combatte il razzismo con poster inutili messi vicino a “Visit Saudi” (El Paìs)
A picture taken prior the Spanish league football match between Real Madrid CF and Rayo Vallecano de Madrid shows a banner reading 'We all are Vinicius. Enough (of racism)' referring to Real Madrid's Brazilian forward Vinicius Junior at the Santiago Bernabeu stadium in Madrid on May 24, 2023. Vinicius drew global support after making a stand against racist abuse he received on May 21 from Valencia supporters at their Mestalla stadium. (Photo by JAVIER SORIANO / AFP)

Potevano andarci pesante, “essere energici”, scrive El Paìs. Invece “la Liga e i suoi dirigenti sembrano aver scelto di essere creativi, nella lotta contro il razzismo”. Cioè? Che hanno fatto? Secondo Rafa Cabeleira non può che definirsi “creativa” l’idea di combattere il razzismo endemico negli stai spagnoli promuovendo lo slogan “Lasciamo il razzismo fuori dal gioco“, per la nuova campagna “LaLiga vs Racism”. Perché, per esempio, “nello stadio del Maiorca, come in tutti gli altri, suppongo, uno slogan così rivoluzionario condivideva lo spazio pubblicitario con Visit Saudi, sponsor globale del nostro campionato, e cose peggiori“.

Sabato scorso nella gara de La Liga allo stadio Metropolitan prima del derby tra Atletico e Real, una bambina di 8 anni nera con la maglia di Vinicius è stata aggredita da gente che urlava alla zia (nera) che l’accompagnava: “porta questa bambina di merda, ti ammazziamo“.

Giustamente l’editorialista del Paìs si chiede, con meno sarcasmo: a chi esattamente è rivolto quel messaggio? A che serve? “Ai razzisti che vanno in campo o guardano il calcio in televisione? O chi di noi è costretto a condividere con loro spazi comuni? Dico questo perché il razzista che si comporta come tale in pubblico solitamente si muove in branco e abusa di quel potere: ecco perché osa essere apertamente razzista contro un calciatore nero. O contro un arbitro nero. O contro un venditore nero. Oppure contro una ragazza nera che indossa la maglietta del suo idolo, anch’egli nero”.

Lo scorso maggio la partita Valencia-Real è stata sospesa per quasi 10 minuti quando Vinicius ha ascoltato un insulto razzista dagli spalti e ha preteso l’espulsione del tifoso del Valencia, col brasiliano poi cacciato dal Var per un colpo a Hugo Duro e protagonista in negativo nell’uscita dal campo, tra insulti e provocazioni alla gente di Mestalla.

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